Ne é convinto Andreas Schönenberger, presidente della direzione di Salt, che critica inoltre l'atteggiamento troppo favorevole a Swisscom della Confederazione
LOSANNA - Il traffico di dati continua ad aumentare in Svizzera ed è assolutamente necessario aumentare il limite massimo di emissioni di radiazioni non ionizzanti delle antenne della telefonia mobile: ne è convinto Andreas Schönenberger, presidente della direzione dell'operatore Salt.
Nel giugno scorso il Consiglio nazionale - ricorda Schönenberger in un'intervista pubblicata oggi da Indices, supplemento del quotidiano L'Agefi - aveva approvato una mozione che chiedeva di innalzare i limiti. Ma in dicembre il Consiglio degli stati si è mostrato contrario, seppur di misura (20 voti contro 19 e 3 astenuti).
Secondo il CEO di Salt sussiste ora una distorsione della concorrenza, perché Swisscom si è accaparrata una larga parte delle possibilità di emissioni. Non è giusto che la Confederazione, azionista maggioritario di Swisscom, promulghi leggi che facciano i suoi interessi, argomenta Schönenberger, facendo anche presente come oggi lo sviluppo dell'economia digitale avvenga attraverso le reti mobili.