Rischi, pericoli e costi qualora dovessimo eliminare l'ora legale. Ce lo spiega Jürg Niederhauser dell'Istituto federale di metrologia (METAS)
BERNA - Alle due della notte tra sabato e domenica le lancette dei nostri orologi verranno spostate in avanti di un'ora. Come ogni anno torna la tanto discussa ora legale. E come ogni anno si accende il dibattito su quali influssi essa abbia sulla nostra vita. Alcuni sono felici della sua introduzione, altri vorrebbero la sua abolizione. E il giorno del cambiamento è da sempre un momento per rilanciare il dibattito sulla sua utilità. Jürg Niederhauser dell'Istituto federale di metrologia (METAS) fa un po' di chiarezza sul tema.
Signor Niederhauser perchè domenica dobbiamo spostare le lancette dell'orologio?
Lo facciamo per uniformarci a tutti gli altri paesi europei. Non possiamo di certo essere un'isola temporale.
Ogni volta che si avvicina l'ora legale inizia il dibattito sull'opportunità o meno di spostare le lancette del tempo. Non possiamo abolire l'ora legale come ha fatto ormai da due anni la Russia?
A quel punto i costi sarebbero troppo alti. Verrebbero colpiti soprattutto il settore delle esportazioni, le industrie e i trasporti. Pensi alle aziende che lavorano con altre realtà europee, i dipendenti dovrebbero eventualmente iniziare a lavorare un'ora prima.
In pratica quanto sarebbe pesante l'onere economico?
È difficile da quantificare. Ricordo però che nel 1980, quando la Svizzera abolì per un anno l'ora legale, le FFS dovettero elaborare una pianificazione speciale degli orari dei treni, Solo questo costò alle FFS 15 milioni di franchi.
Nel 1981 venne poi reintrodotto il cambio dell'ora, anche se la popolazione svizzera nel 1978 aveva respinto la legge sull'orario. Perché?
Il Consiglio federale presentò al Parlamento una nuova legge dell'ora sulla base degli "svantaggi dell'isolamento orario della Svizzera". Non ci furono grandi opposizioni, e nemmeno fu mai lanciato un referendum contro la decisione del Parlamento. Nel 1982 fu lanciata l'iniziativa popolare "Per l'abolizione dell'ora legale", ma fallì già durante la raccolta delle firme. Dietro all'iniziativa c'era Christoph Blocher.
Cosa accadrebbe se l'Unione Europea dovesse abolire l'ora legale?
Per la Svizzera non avrebbe più nessun senso continuare a seguirla.
Gli oppositori sostengono che l'ora legale scombussola i nostri ritmi di lavoro, i bambini denotano stanchezza e danneggia la fauna selvatica. Che ne pensa?
Noi dell'Istituto federale di metrologia possiamo dire ben poco in merito. È la politica che dovrebbe esprimersi su eventuali vantaggi o svantaggi per la salute e l'economia.
Che consiglio darebbe alle persone sensibili al cambiamento dell’ora?
Personalmente cerco di non farmi agitare da cose che non posso cambiare. Direi che è il caso che sabato sera uno vada un po' prima a letto, e lunedì si metta al volante con un po' più di attenzione. Tutto qui.
Come procede il cambio d’orario all’Istituto federale di metrologia?
Detto in parole povere, per il nostro laboratorio - e per il tempo in Svizzera - è un giorno come un altro. Come ogni altro istituto nazionale di metrologia conduciamo le nostre misurazioni relative al tempo con l’UTC (il tempo coordinato universale, cioè il fuso orario di riferimento) pubblicando l’orario esatto. L’ora legale sarebbe per noi rilevante, se seguissimo l’ora ufficiale della Svizzera. Allora bisognerebbe aggiungere due ore all’orario UTC. Al nostro istituto dovremo solamente regolare l’ora estiva all’orologio della caffetteria.