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ZURIGOLe giovani socialiste si spogliano per le donne

17.03.17 - 19:04
Accadrà domani, nel centro di Zurigo, in segno di protesta contro il "Trumpismo" e le politiche di destra
Le giovani socialiste si spogliano per le donne
Accadrà domani, nel centro di Zurigo, in segno di protesta contro il "Trumpismo" e le politiche di destra

ZURIGO - Dopo l’azione di protesta delle donne contro Trump, a Washington, anche Zurigo avrà la sua manifestazione femminista. Domani, sabato 18 marzo, scenderanno in piazza le JuSo, le donne della Gioventù Socialista. Protesteranno contro il “Trumpismo” e contro la le politiche di destra in Svizzera e in Europa.

Il movimento politico delle JuSo si è mobilitato da ieri, sulla propria pagina di Facebook, con un flyer del tutto particolare. L'immagine mostra la presidente Tamara Funiciello, senza reggiseno, con in mano un cannello a gas. Attorno a lei altre ragazze nude che bruciano reggiseni. Tra loro c’è anche una trans. Il tutto secondo uno stile tipico degli anni settanta, quando il femminismo era più battagliero e plateale di quello di oggi.

«Ci opponiamo alla codificazione dell’ideale di bellezza» - L’ultima volta che le le giovani socialiste erano scese in piazza denudandosi era nel 2014 contro l’iniziativa sull’aborto. La nuova foto che sta facendo il giro della rete è stata scattata proprio a Zurigo da una fotografa statunitense. «È una foto ad effetto - spiega la Funiciello - perchè mostra donne con corpi diversi, di diverso orientamento sessuale e di origini altrettanto diverse».

Che la foto in questione farà discutere, la presidente della Gioventù socialista lo sa bene: «Vogliamo proprio che se ne parli. La foto è deliberatamente provocatoria. Non piacerà a tutti. Ma vogliamo lottare contro gli imperanti ideali di bellezza e gli stereotipi. Come quello che impone che una donna abbia necessariamente la vagina».

Secondo Funicello è ora di fare un passo in avanti rispetto ai movimenti femministi del secolo scorso: «Non basta più indossare una t-shirt di H&M con scritto "Empowerment", c'è bisogno di un femminismo più radicale».

Se i diritti di base, come il suffragio universale, sono stati raggiunti, «oggi si tratta piuttosto di scardinare quei meccanismi di conservazione del patriarcato - conclude -. I movimenti femministi sono in aumento in tutto il mondo, ma se gli Stati Uniti sono governati da un uomo che esclama: "Acchiappale per la f..." nono siamo arrivate da nessuna parte».

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