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BERNAEconomiesuisse lascia la libertà di voto sulla Strategia Energetica 2050

13.03.17 - 18:08
Economiesuisse lascia la libertà di voto sulla Strategia Energetica 2050

BERNA - Economiesuisse è divisa sulla Strategia Energetica 2050, sottoposta a consultazione popolare il prossimo 21 maggio: dopo intense discussioni, il comitato della federazione delle imprese svizzere ha deciso di lasciare libertà di voto.

In un comunicato odierno, l'associazione mantello delle imprese sottolinea che il suo compito principale è rappresentare le posizioni comuni ai propri membri, ma che in questo caso le divergenze erano troppo profonde. Alcuni singoli membri di economiesuisse hanno comunque annunciato che in campagna di votazione si esprimeranno a favore o contro la nuova legge.

Non è la prima associazione economica che rifiuta di sostenere il referendum dell'Unione Democratica di Centro (UDC) contro il progetto di legge del Consiglio federale rielaborato dalle Camere. In gennaio il "parlamento" dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM), che conta un centinaio di membri delle 250 organizzazioni affiliate all'USAM, si era detto favorevole alla legge sull'energia e quindi opposto al referendum democentrista.

Il progetto di legge prevede una svolta verso una Svizzera senza energia nucleare. Nessuna centrale dovrebbe essere più costruita e l'energia atomica dovrebbe essere progressivamente sostituita da quella pulita prodotta dal vento, dal sole, dall'acqua o dai rifiuti. Famiglie e imprese dovrebbero ridurre il consumo energetico del 43% rispetto all'anno 2000.

Le assemblee dei delegati di tutti i grandi partiti, benché quella del PLR di stretta misura, hanno espresso sostegno alla prima tappa di Strategia 2050.

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