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NEUCHÂTEL«Preferisco andare in disoccupazione che lavorare qui»

27.02.17 - 19:07
Il personale di un centro medico privato ha lanciato un appello a Unia per denunciare le pessime condizioni di lavoro. La direzione non risponde
«Preferisco andare in disoccupazione che lavorare qui»
Il personale di un centro medico privato ha lanciato un appello a Unia per denunciare le pessime condizioni di lavoro. La direzione non risponde

LA CHAUX-DE-FONDS - Salari non pagati, strani prelievi sul reddito, contratti incomprensibili; il personale medico del Centro Baptista ora ne ha abbastanza. All’inizio dello scorso gennaio, gli impiegati hanno fatto un appello al sindacato Unia per tentare di porre un rimedio alle numerose inadeguatezze che da mesi causano agitazione in questa clinica privata di La Chaux-de-Fonds.

«Dallo scorso agosto lavoro qui al 100%. Ma continuo ad essere pagata solo all’80%», ha raccontato una giovane assistente medica. «Senza contare che non ho ancora ricevuto né lo stipendio di gennaio né la tredicesima. Ormai non ne posso più. Intendo presentare le mie dimissioni. Preferisco finire in disoccupazione che continuare a lavorare qui».

La struttura, inaugurata nel 2015, impiega una decina di collaboratori fra i quali un medico generalista, una pediatra, una ginecologa e una dentista. Al momento, due fra questi hanno già levato le tende, e gli altri due sembrano intenzionati a seguire presto la stessa strada.

Silenzio totale - Gli impiegati hanno tentato di intavolare una discussione con la direttrice, ma senza alcun risultato. Da parte sua la giovane «non ha fatto altro che cercare scuse per scaricare le proprie responsabilità», ha spiegato l’assistente medica. E nonostante le ripetute telefonate, nessuno ha risposto.

Dal canto suo, il sindacato ha concesso alla direttrice, e a suoi legali, tempo fino al 27 febbraio (oggi) per ripristinare le regolare condizioni di lavoro. In caso contrario, Unia farà ricorso al tribunale del lavoro.

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