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Il progetto, nato dalla collaborazione fra USC e SEM, funziona bene in alcuni cantoni, ma non a Zurigo, dove neanche un singolo caso è andato a buon fine
ZURIGO - Dal 2015 Unione svizzera dei contadini (USC) e Segreteria di Stato della migrazione (SEM) collaborano facendo lavorare rifugiati presso le aziende agricole. Il progetto funziona bene in alcuni cantoni, ma non a Zurigo, dove neanche un singolo caso è andato in porto.
Si è constatato che è piuttosto difficile trovare fattorie che siano disposte a dare lavoro a rifugiati ufficialmente accolti in Svizzera, si legge in una risposta odierna del governo zurighese a una domanda del gruppo dei Verdi liberali.
Uno dei motivi, sempre secondo l'esecutivo cantonale, è che spesso gli agricoltori locali possono già contare su squadre di lavoratori provenienti dall'Europa dell'est molto affiatate e non necessitano di ulteriori aiuti. Alcune aziende si sono mostrare interessate al progetto, ma ancora nessuna collaborazione si è concretizzata.
In Svizzera, nei periodi di raccolta, vengono impiegati fra i 25'000 e i 35'000 lavoratori stranieri. Allo stesso tempo, ci sono molti rifugiati che non riescono a trovare lavoro. Per questo nel 2015 è stato lanciato il progetto pilota, che continuerà fino al 2018.
