Cerca e trova immobili

BERNACriminalità economica "miliardaria" nel 2016

22.02.17 - 14:22
L'importo dei danni ha superato la cifra di 1,4 miliardi di franchi, dei quali 800 milioni solo per il caso Behring. Nel 2015 il totale ammontava a 280 milioni
Criminalità economica "miliardaria" nel 2016
L'importo dei danni ha superato la cifra di 1,4 miliardi di franchi, dei quali 800 milioni solo per il caso Behring. Nel 2015 il totale ammontava a 280 milioni

BERNA - Il danno causato da atti legati alla criminalità economica ha raggiunto nel 2016 in Svizzera il livello record di oltre 1,4 miliardi di franchi. Il numero di casi giudicati dai tribunali svizzeri è invece sceso a 57, contro i 91 dell'anno precedente.

L'importo dei danni, ha precisato oggi il gruppo di revisione e consulenza KPMG, pubblicando il barometro sul tema, è passato da 280 milioni del 2015 a 1,4 miliardi di franchi. Il record si spiega in particolare con un caso che da solo ha provocato un danno di circa 800 milioni.

Si tratta del caso Behring (dodici anni di procedura e cinque settimane di processo), dal nome dell'ex finanziere basilese condannato nel settembre scorso dal Tribunale penale federale di Bellinzona a 5 anni e 6 mesi di carcere per aver truffato con un sistema piramidale 2000 investitori per complessivi 800 milioni di franchi tra il settembre 1998 e l'ottobre 2004.

KMPG cita poi tre casi che hanno rappresentato ciascuno un volume di oltre 125 milioni di franchi. Il gruppo più colpito con 1,16 miliardi di franchi è stato quello degli investitori privati e istituzionali, con somme medie di perdite inflitte pari a 165 milioni di franchi. A truffare erano spesso consulenti finanziari e e agenti di cambio.

Per le collettività e altre istituzioni pubbliche, l'importo medio è stato di 13 milioni di franchi e la perdita totale di circa 159 milioni di franchi, somma giudicata "relativamente bassa" dalla società di consulenza.

L'anno scorso i reati più frequenti sono stati la semplice truffa e la frode commerciale. Il finanziamento di uno stile di vita costoso (13 casi) o la ricerca di evitare il fallimento della propria impresa (7 casi) sono state spesso le motivazioni che hanno spinto a commettere i reati.

Nel 58% dei casi, il management è stato responsabile di quanto avvenuto, si costata nel barometro. Nel 21% dei casi anche degli impiegati sono stati implicati nella fronde. KMPG invita quindi a aumentare gli sforzi nel campo della prevenzione.

La statistica si basa sui casi giudicati dai tribunali svizzeri. Si tratta di casi trattati con udienza pubblica o pubblicati sui media.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE