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SVIZZERALa brutta vita del pendolare: «Più di 50 minuti di viaggio? Fa male alla vita e alla salute»

22.02.17 - 07:26
Parola degli esperti, eppure in Svizzera (per scelta o per forza) sono più di tre milioni. Raccontateci le vostra storie
La brutta vita del pendolare: «Più di 50 minuti di viaggio? Fa male alla vita e alla salute»
Parola degli esperti, eppure in Svizzera (per scelta o per forza) sono più di tre milioni. Raccontateci le vostra storie

Vita da pendolare

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

ZURIGO - Svizzera terra di pendolari, le cifre parlano chiaro: 2 milioni vanno a lavorare ogni giorno in automobile, 1 milione con i mezzi senza contare gli 800'000 studenti e/o apprendisti. Durata media di ogni viaggio? 30 minuti.

Eppure, stando a esperti e scienziati, viaggiare così tanto tutti i giorni non fa bene. Stando a uno studio dell'economista Bruno Frey i pendolari a lunga percorrenza hanno una qualità della vita nettamente peggiore rispetto a chi abita vicino al posto di lavoro. 

 «Se si arriva all'ora, in totale, la possibilità di godersi la giornata rischia di essere compromessa», spiega Frey. Il motivo? Oltre al viaggio in sé, bisogna mettere da conto anche un periodo di recupero dallo stress quando si arriva a casa: «Per un viaggio complessivo di 90 minuti il tempo “sprecato” si attesta, in totale, attorno alle 2,3 ore». 

La tensione causata da treni affollati, colonne e tappi in autostrada può anche causare problemi di salute: pressione alta, problemi gastrointestinali, mal di testa, emicrania o insonnia. Alcuni studi sostengono, inoltre, che un pendolarismo su lunga tratta può aumentare il rischio di obesità e... divorzio!

Eppure la maggior parte degli svizzeri opta per il pendolarismo perché ambisce a una buona qualità della vita: casa in periferia, magari col giardino, e lavoro in città perché meglio remunerato. «Abitare nei centri, soprattutto a causa degli affitti altissimi è impensabile per una famiglia», commenta lo psicologo zurighese Christian Fichter. Tutti vantaggi che però finiscono per venire divorati dal fatto di dover viaggiare così tanto ogni giorno.

C'è una soglia di sicurezza per evitare l'insorgere di patologie? «Direi 50 minuti per il singolo spostamento», sostiene Fichter, «il campanello d'allarme potrebbero essere i dolori cronici alla schiena o il sopraggiungere dell'insonnia».

In Svizzera nel 2014 i pendolari da più di 45 minuti (fino a un'ora) erano 300'000. Quelli che viaggiavano anche più di un'ora 290'000. Rispetto al 2010, è importante precisarlo, questi totali sono diminuiti. Molti lavoratori, infatti, sono riusciti a ridurre il proprio tragitto nella fascia 30-45 minuti.

Cambierà qualcosa? «In tempi brevi è difficile», continua lo psicologo. Fra le soluzioni possibili, il lavoro in remoto. Della stessa idea anche Frey: «Le città continueranno a essere poli attrattivi per il lavoro e sarà sempre più costoso abitarci».

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COMMENTI
 

Kama 7 anni fa su tio
Sì fa male alla salute ma soprattutto nel senso di rabbia che si prende nel traffico e pensando a tutto quel tempo sprecato perché A.) non ci sono i collegamenti adeguati (mezzi pubblici) e B.) ci si mette il doppio perché lo stato non é in grado di risolvere una volta per tutte il problema traffico da e verso sud. Ok, bisogna esser felici di avere un lavoro oggigiorno, e dove ce n'é si va, ma nel tempo logora questa vita e ne so qualcosa...sarebbe bello se (dato che tanti accettano anche lavori lontani piuttosto che andare o restare in disoccupazione a scrocco dello Stato) i nostri sforzi venissero ripagati e ci fossero delle agevolazioni in più in tal senso o se almeno qualcuno ai piani alti si interessasse a migliorare la viabilità (stradale e ferroviaria) invece che dormire tranquillamente nella villetta in collina a 5 min dal posto di lavoro....

cacos 7 anni fa su tio
é stressante non averlo il lavoro e fa male alla salute e alla vita

Equalizer 7 anni fa su tio
Ci sarebbero dei bei soldoni da risparmiare se la gente ogni tanto traslocasse...

mgk 7 anni fa su tio
forse x quello che i badola son sempre nervosi

Hardy 7 anni fa su tio
Prima per studio con i mezzi pubblici, poi per lavori part-time e stage dividendomi tra mezzi pubblici e auto (visto che ai tempi non avevo la mia auto) e ora per il mio attuale impiego a tempo indeterminato, e non calcoliamo le trasferte di svago: ho fatto questo sacrificio e sono quasi 15 anni che percorro 100 e passa km al giorno. Adesso sta cominciando a pesare sia psicologicamente (per il traffico in cui mi imbatto ogni dì) sia fisicamente (dopo il lavoro è diventata dura) ma tra poco darà i suoi frutti, in quanto sono in procinto di trasferirmi vicino al posto di lavoro. Non è stato facile. Qualcuno dice che si sceglie il pendolarismo per migliorare la qualità della vita. Non mi lamento della mia qualità della vita, ma una cosa estremamente importante e che valorizziamo sempre meno è il tempo. Nelle mie nuove condizioni mi auguro di riuscire a recuperarne, perché ne ho investito davvero tanto solo nelle trasferte. Ora basta.

curzio 7 anni fa su tio
"...la maggior parte degli svizzeri opta per il pendolarismo perché ambisce a una buona qualità della vita..." La maggior parte degli svizzeri non ha "optato" un bel niente. È stato costretto quando numerose aziende si sono riorganizzate, chiudendo delle filiali e concentrando le attività in singole sedi più grandi. Il risultato è che chi abita a Berna va a lavorare a Zurigo, chi aveva il lavoro a Locarno ora ce l'ha a Lugano. Il tutto con il sostegno di quei politici che predicavano "il cittadino deve diventare mobile e flessibile".

bobà 7 anni fa su tio
c'è chi come me ne fa almeno 90 (in moto); se prendessi l'auto sarebbero 120-150 ; se prendessi il mezzo pubblico 120-150' al giorno. Al giorno d'oggi bisogna andare la dove c'è il lavoro, volenti o nolenti, punto e basta! P.S.: non sono frontaliere ma faccio la stessa tiritera giornaliera (con un altro potere d'acquisto e quindi non potrò andare in pensione a 50 anni)

spank77 7 anni fa su tio
Magari un giorno ci saranno dei treni con zone "Relax" con musica rilassante, vaporizzatori con essenze calmanti... Magari con servizio a pagamento di massaggiatori lampo per alleviare i dolori al collo... Sarebbe bello eh ?

87 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
... in un vagone apposito aggiunto tra la prima e seconda classe (magari un vagone con gli scompartimenti letto, in cui per accedervi devi giustamente pagare il gettone/carta d'ingresso)

pillola rossa 7 anni fa su tio
50-60 minuti utili per sognare, per fare progetti, per parlare con piacere con quelle persone che durante il lavoro non si possono raggiungere, per ascoltare varie emittenti radio a dipendenza dell'orario e del programma,... il periodo più creativo di una giornata lavorativa!

francox 7 anni fa su tio
L'importante è che nei 50 minuti si passi la frontiera svizzera. 50 minuti d'auto per avere uno stipendio pari a 4 volte quello che percepirei a casa mia. Non fa così male alla vita e alla salute poter andare in pensione a 40 anni!

spank77 7 anni fa su tio
Conclusione da analizzare, perchè dipende da come si "vivono" quei 50 minuti È meglio fare 50 minuti su un treno senza cambi che farne 25 con 3 cambi (sali e scendi...stress per non perdere le coincidenze). 50 minuti in macchina nel traffico è chiaramente stressante e mentalmente stancante.
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