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GINEVRAPermesso B facilitato per i "sans-papiers"

21.02.17 - 15:23
Il progetto "Papyrus" prevede un soggiorno ininterrotto di cinque anni per le famiglie con figli che frequentano la scuola e di dieci anni per le altre categorie
Permesso B facilitato per i "sans-papiers"
Il progetto "Papyrus" prevede un soggiorno ininterrotto di cinque anni per le famiglie con figli che frequentano la scuola e di dieci anni per le altre categorie

GINEVRA - Il Cantone di Ginevra regolarizzerà entro i prossimi due anni migliaia di sans-papiers. Nel quadro di un'operazione finora inedita in Svizzera, lanciata in una fase di test a fine 2015, hanno già ottenuto un permesso di dimora (B) 590 persone. Le famiglie che ne hanno beneficiato sono 127. Altri 297 dossiers personali sono all'esame.

Il progetto "Papyrus" è stato concordato con il Dipartimento federale di giustizia e polizia, diretto dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga. Lo ha annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa il consigliere di Stato Pierre Maudet, responsabile del Dipartimento della sicurezza e dell'economia.

Nel rispetto delle disposizioni legali, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha deciso di allentare le condizioni di ammissione ordinarie. La durata richiesta di soggiorno ininterrotto è stata portata a cinque anni per le famiglie con figli che frequentano la scuola e a dieci anni per le altre categorie.

Gli altri criteri supplementari - integrazione riuscita, assenza di condanne penali, indipendenza finanziaria totale - richiesti per l'ottenimento di un permesso di dimora non sono stati modificati. Ogni caso sarà esaminato individualmente dalla SEM, sulla base di un preavviso cantonale.

«L'obiettivo di "Papyrus" - ha detto Maudet - è di porre termine all'ipocrisia che regna nei riguardi della situazione dei sans-papiers». Si tratta di una risposta "pragmatica, globale e innovatrice" volta a riconoscere il contributo apportato dai clandestini all'economia cantonale e la loro integrazione sociale.

Il numero dei sans-papiers in Svizzera è stimato a circa 76'000, di cui 13'000 a Ginevra. Nel cantone lemanico si tratta di persone che provengono principalmente dall'America latina, dai Balcani, dalle Filippine e dalla Mongolia, attive in settori quali l'economia domestica, l'edilizia e la ristorazione, nei quali il lavoro nero e il dumping salariale sono particolarmente diffusi, ha spiegato Maudet.

Per questo motivo e per evitare un ipotetico fenomeno di attrazione, l'operazione "Papyrus" comprende un rafforzamento dei controlli, volti a risanare i settori in questione, nonché un dispositivo di inserimento che dovrebbe permettere di stabilizzare la situazione delle persone coinvolte dal progetto.

Sarà particolarmente sottoposto a controlli il settore dell'economia domestica. Saranno controllati i datori di lavoro la cui situazione appare non conforme, anche se impiegano personale regolare. Per rendere meno opaco questo settore d'attività sarà inoltre istituita una borsa dell'impiego dell'economia domestica, che sarà accessibile alla totalità della manodopera indigena.

All'intenzione dei datori di lavoro sarà inoltre lanciata in primavera una campagna d'informazione relativa alla lotta contro il dumping salariale e il lavoro nero. Parallelamente, per gli stranieri sans-papiers che vogliono normalizzare la loro situazione, sarà istituito un centro d'informazione volto a fornire loro le necessarie informazioni.

Un primo bilancio di "Papyrus" sarà stilato fra un anno. Dopo due anni, il Cantone e la Confederazione esamineranno congiuntamente quali misure potranno o dovranno essere prese in merito alla gestione futura degli stranieri senza documenti.

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