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25 persone licenziate e 11 in pensionamento anticipato. La maggioranza lavora nella newsroom comune a Le Temps
LOSANNA - Saranno complessivamente 36 i posti di lavoro che saranno soppressi nelle redazioni del quotidiano Le Temps e del settimanale L'Hebdo, la cui pubblicazione è cessata a inizio mese. Venticinque persone saranno licenziate, mentre undici andranno in pensionamento anticipato. Un piano sociale sarà negoziato.
A queste cifre vanno aggiunte sette persone, che collaboravano quali freelance esclusivamente con L'Hebdo, precisa all'ats il presidente della Società del personale Michel Danthe. Il 23 gennaio, l'editore Ringier Axel Springer aveva annunciato la cessazione del magazine L'Hebdo, dopo 35 anni di esistenza. Per Le Temps, che condivideva i locali con il defunto settimanale, «si tratta della maggiore ristrutturazione vissuta finora», sottolinea Danthe. Complessivamente, il giornale nato nel 1998 dalla fusione dei quotidiani Journal de Genève e Nouveau Quotidien perderà una ventina di impieghi.
Le persone in questione lavorano in maggioranza nella newsroom comune a Le Temps e L'Hebdo e dunque per le due testate, spiega dal canto suo il gruppo editoriale, confermando i 25 licenziamenti e il pensionamento anticipato di 11 persone.
Venerdì scorso, il personale aveva trasmesso all'editore proposte volte a limitare i licenziamenti. Sono tutte state respinte ieri, riferisce Danthe. «Avevamo proposto di diminuire lo staff di direzione, nonché diminuire da tre a due il numero di piani occupati da Ringier Romandie. Avevamo inoltre chiesto che l'editore non escludesse di cedere L'Hebdo ad un eventuale acquirente». Una delegazione del Consiglio di Stato vodese ha incontrato ieri rappresentanti della direzione di Ringier Axel Springer. Il gruppo editoriale ha garantito di voler conservare e consolidare Le Temps. I due interlocutori hanno inoltre deciso di proseguire le loro discussioni al riguardo.
