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GINEVRALe "irregolarità" di Dal Busco nel mirino

23.01.17 - 15:09
Le "irregolarità" di Dal Busco nel mirino

GINEVRA - Due cittadini hanno presentato ricorso a Ginevra contro le prese di posizione ritenute «eccessive» del consigliere di Stato Serge Dal Busco sul tema della fiscalità delle imprese. Appoggiati dal comitato unitario contrario alla riforma in votazione il 12 febbraio, essi chiedono la pubblicazione nella stampa di inserzioni che denuncino tali «irregolarità».

In causa è una missiva del «ministro» ginevrino delle finanze che accompagna i documenti relativi alla dichiarazione fiscale 2016 inviata ai contribuenti, nella quale Dal Busco «vanta la riforma», spiega Jean-Luc Ferrière, coordinatore del Comitato unitario ginevrino "Non à la RIE III".

Questo intervento "massiccio" del consigliere di Stato PPD è avvenuto dopo l'invio del materiale di voto: «con questa presa di posizione il ministro ha oltrepassato il limite», osserva Eric Mangué, avvocato dei due cittadini che hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato.

Il legale denuncia pure l'intervento del responsabile del Dipartimento delle finanze in un foglio inviato dai sostenitori della riforma a 240'000 cittadini, nonché le dichiarazioni fatte dal "ministro" in occasione di una conferenza stampa con il collega vodese Pascal Broulis.

Le irregolarità attribuite a Dal Busco «mettono in pericolo la garanzia costituzionale dei diritti politici», affermano i due cittadini nel loro ricorso. Essi chiedono che sia sospesa la distribuzione della lettera che accompagna le dichiarazioni fiscali e che il consigliere di Stato non si esprima più al riguardo.

I ricorrenti auspicano inoltre la pubblicazione di inserzioni nei giornali Tribune de Genève, Le Temps e Le Courrier che definirebbero alla stregua di "irregolarità" gli interventi del consigliere di Stato.

Il governo cantonale dispone di dieci giorni per prendere posizione in merito al ricorso. La sua decisione può essere contestata successivamente presso il Tribunale federale.

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