La manifestazione, organizzata in 30 Paesi, punta a rispondere alla crescita della xenofobia, del sessismo, del razzismo. Prevista una folla oceanica a Washington
GINEVRA - Le donne marciano a Ginevra contro il neo presidente americano Donald Trump: circa 2500 persone hanno manifestato oggi nella città di Calvino nell'ambito dell'iniziativa "Women's March", organizzata in 30 paesi nel mondo in favore della dignità della donna e contro il magnate che ieri si è ufficialmente insediato alla Casa Bianca.
«Dobbiamo difendere valori della democrazia», ha affermato Karen Olson, la coordinatrice della marcia elvetica. L'azione - ha aggiunto - punta a rispondere alla crescita, nel mondo intero, della xenofobia, del sessismo, del razzismo, del diniego dei problemi ambientali, dell'intolleranza e del nazionalismo.
Trump non è stato mai esplicitamente citato dagli oratori intervenuti oggi durante la marcia, ma sono stati diversi i riferimenti al nuovo corso negli Usa. Secondo il politologo Daniel Warner i valori di uguaglianza, diversità e inclusione sono rimessi in causa dappertutto: la lotta non fa che iniziare, ha detto in un discorso tenuto in inglese.
L'ex consigliera federale Micheline Calmy-Rey ha lanciato un appello affinché le donne presenti si impegnino in politica, a livello locale e nazionale. La consigliera nazionale Lisa Mazzone (Verdi/GE) ha invitato i manifestanti a costruire e a rivendicare.
La marcia - che si è svolta in un clima gelido, meno 2 gradi - non sarà l'ultima: la prossima sarà organizzata l'8 marzo, in occasione della giornata della donna.
L'azione odierna era sostenuta da Amnesty International, Greenpeace e dall'associazione dei simpatizzanti all'estero del partito democratico americano, Democrats Abroad.
A Washington è attesa una folla oceanica - È già considerata una delle mobilitazioni di piazza più massicce della storia americana la marcia delle donne in programma oggi a Washington, nel primo giorno dell'amministrazione Trump, in segno di protesta contro il nuovo presidente. Ci si attende una folla oceanica lungo il National Mall.
E già dalle prime ore del mattino migliaia di donne - ma anche molti uomini - sono radunati nella capitale, provenienti da più parti del Paese. Se dovesse raggiungere le 600 mila persone eguaglierebbe la protesta del 1969 contro la guerra del Vietnam, la più grande mobilitazione della storia americana.
Le donne protestano anche a New York - Non solo a Washington la marcia della donne mobilita la protesta contro il presidente Donald Trump: a New York un corteo partirà a breve dal palazzo dell'Onu per raggiungere la Trump Tower, mentre una grande manifestazione è attesa anche a Boston, dove sono già migliaia le persone in piazza ed è atteso l'intervento della senatrice democratica Elizabeth Warren. Cortei e presidi sono in corso in numerose città americane.