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SVIZZERANaturalizzazioni: cartellino rosso per chi indossa il burqa?

18.01.17 - 06:01
È giusto procedere con la naturalizzazione agevolata per chi non è integrato?
Naturalizzazioni: cartellino rosso per chi indossa il burqa?
È giusto procedere con la naturalizzazione agevolata per chi non è integrato?

BERNA - Il messaggio che troviamo nella campagna “Naturalizzare senza controllo? No alla naturalizzazione agevolata” - promossa da molti esponenti democentristi - è chiaro: con tale procedura applicata alla terza generazione anche coloro che non sono integrati potrebbero diventare svizzeri.

I cartelloni affissi nelle città elvetiche su cui si vede una donna coperta da un velo integrale islamico testimoniano la preoccupazione. Secondo la consigliera nazionale Udc Barbara Steinemann, la campagna è giustificata perché a decidere nel caso della naturalizzazione agevolata è la Confederazione (non i cantoni o i comuni) e un colloquio non è più necessario. «Un chiarimento verrebbe effettuato soltanto se nella procedura venissero notati segnali di una mancata integrazione», spiega.

Martin Reichlin della Segreteria di Stato della migrazione (Sem), dal canto suo, afferma che è cambiata soltanto la procedura, le condizioni di integrazione sono rimaste invariate: «Le persone non integrate, non vengono naturalizzate».

Se una donna, quindi, indossa il velo integrale islamico potrebbe essere un forte segnale di una mancata integrazione. La messa a punto, di conseguenza, di un rapporto su ogni singolo richiedente sarebbe ideale, così come è probabile che procedano i cantoni, nel momento in cui, ad esempio, una coppia di stranieri avanza la richiesta di naturalizzazione. Tale rapporto, d’altra parte, farebbe chiarezza se, a tutti gli effetti, le condizioni di integrazione vengono soddisfatte. Il consigliere nazionale Angelo Barrile (Ps), comunque, non ha dubbi: «Una donna che indossa il burqa non verrebbe mai naturalizzata».

 

 

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