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BERNACassa malati, solo 8 svizzeri su 100 hanno cambiato nel 2017

17.01.17 - 10:26
L'aumento dei premi non sembra aver intaccato la fedeltà dei clienti. Soddisfazione alta in Ticino, bassa nella Svizzera romanda
TiPress
Cassa malati, solo 8 svizzeri su 100 hanno cambiato nel 2017
L'aumento dei premi non sembra aver intaccato la fedeltà dei clienti. Soddisfazione alta in Ticino, bassa nella Svizzera romanda

BERNA - Nonostante le critiche sui premi elevati, solo 684'000 svizzeri (8,3% delle popolazione) hanno sfruttato volontariamente la possibilità di cambiare cassa malattia per il 2017. Per la prima volta dal 2012, la quota è in calo rispetto all'anno precedente: nel 2016 era stata infatti dell'8,6%. Lo mette in luce un sondaggio di comparis.ch pubblicato oggi in un comunicato.

L'aumento dei premi del 5,8% previsto per il 2017 non sembra dunque intaccare la fedeltà degli svizzeri verso la propria cassa malattia. A novembre 2016 era il 14% degli assicurati a dichiarare di volerla sostituire, intenzione che però in molti casi non si è concretizzata, mentre il 17% non si era ancora fatto un'idea definitiva.

Ai 684'000 che hanno optato per una novità, se ne aggiungono 570'000 obbligati a percorrere questa strada in quanto la loro cassa malattia ha cessato di esistere a fine dello scorso anno. Queste persone portano la percentuale di cambio al 15%, ovvero sopra la media.

Citato nel comunicato, Felix Schneuwly, esperto del settore presso comparis.ch, afferma che «chi è assicurato non sfrutta il proprio potere di mercato e spreca potenziale di risparmio». Molti svizzeri insoddisfatti «fanno come il cane che abbaia e non morde», prosegue Schneuwly, non ricavando profitto dalla concorrenza che si viene a creare tra casse malattia. Due terzi dei 2'003 partecipanti al sondaggio si dice comunque contento della propria scelta attuale, giustificando così questa inattività. Secondo Schneuwly, sebbene l'analisi di diversi studi dimostri che la frustrazione per l'incremento dei premi sia alta, «la pressione generata dalla sofferenza pare quindi non essere poi così elevata».

Diritto di disdetta - La legge federale sull'assicurazione malattia (LAMal) offre agli svizzeri la possibilità di disdire la propria cassa malattia obbligatoria ogni anno con decorrenza da fine dicembre. Chi fa uso di tale possibilità e confronta le diverse offerte può risparmiare anche svariate centinaia di franchi all'anno: soprattutto per le famiglie sussiste un gran potenziale di ottimizzazione, scrive comparis.ch.

A dimostrarsi più propensi al cambiamento sono i giovani: nella fascia tra i 18 e i 25 anni lo hanno effettuato il 12,3%. Si tratta di una percentuale di gran lunga al di sopra di quella relativa ai loro concittadini più anziani: è in effetti del 7,2% per le persone tra i 36 e i 55 anni e del 5,2% per quelle dai 56 ai 75.

Comparis.ch fa notare anche come si presenti una sostanziale differenza regionale. I romandi sono tendenzialmente più insoddisfatti: solo il 53,4% ha affermato di essere contento del servizio proposto dalla sua assicurazione di base, contro il 70,3% degli svizzeri tedeschi e il 77,9% dei ticinesi. Di conseguenza, nella parte francofona si è più inclini a un cambiamento.

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COMMENTI
 

siska 7 anni fa su tio
Qui siamo davanti a scene scandalose, gravissime e sul filo dell'illegalità ma che legalizzata da attori che ben sappiamo e conosciamo. A fronte di ciò siamo un polopo pecorone che non osa infrangere questo metodo fascistoide delle medesime e medesimi attori che usufruiscono di fare politica solo per il semplice fatto che percepiscono guadagni enormi e ben sapendo che, una non poca parte dei cittadini fragili finanziariamente e fragili in salute, fanno e faranno ancor di più fatica a vivere nella propria dignità. Maledetti chi si arricchisce sulle malattie delle persone umane. Certo, in questa società si devono pagare i servizi di ogni genere ma che le case farmaceutiche, le casse malati e tutti gli attori coinvolti etc etc. continuino a bastonare il portafoglio dei cittadini mi sembra enormemente pura razzia di beni altrui sia ai ricchi e sia poveri cittadini/e. Vergogna! Spero avvenga la cassa malati unica ma STATALE non privata. Chi vuole un'assicurazione privata con surplus personali se li paga di tasca sua!

Tato50 7 anni fa su tio
Se per 50 franchi di guadagno mensile (in due) devo complicarmi magari la vita con una CM che pretende il pagamento anticipato dei medicamenti, far capo a un call center dove mi risponde uno (a) che fino all'altro ieri era nel reparto latticini di un supermercato e decida lei se posso andare dal medico, meglio rimanere fedele a chi per anni non mi ha mai creato un problema. Non parliamo poi delle complicazioni che possono sorgere se hai "la base" in una e le "complementari" in un'altra. Conosco gente che l'ha fatto e ora si trova senza complementari o con "riserve" per certe malattie che vanno fino a 5000 franchi perché non si sono informati prima su cosa andavano incontro (furbi). Carta e casott !!!!!!!!!

tip75 7 anni fa su tio
fedeltà??? nel nome della vergogna fate anche Humor????è una partita persa e truccata

Frankeat 7 anni fa su tio
Fedeltà? FEDELTÀ??? Chi non ha cambiato non l'ha fatto per fedeltà verso una cassa malati ma perché ormai ha rinunciato per lo sfinimento a fare qualcosa e ha gettato la spugna. Hanno vinto gli assicuratori (e i politici) e il popolo ha perso. Partita finita.
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