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SVIZZERA7 impiegati su 10 si sentono stressati

16.01.17 - 15:27
La denuncia di Unia: in molti si sentono demotivati, nervosi o perfino indeboliti fisicamente
7 impiegati su 10 si sentono stressati
La denuncia di Unia: in molti si sentono demotivati, nervosi o perfino indeboliti fisicamente

STRESS SUL LAVORO

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - Più della metà (54,4%) degli impiegati d'ufficio si dice «spesso stressata», rivela un sondaggio pubblicato oggi dal sindacato Unia. Il 15,4% ritiene invece di essere «sempre» sotto pressione, mentre il 6,2% lo è «raramente o mai».

Problemi di salute - A partecipare al sondaggio, effettuato online durante l'ultimo autunno, sono state 586 persone, di cui il 65% donne. A causa dello stress sul posto di lavoro, in molti si sentono demotivati, nervosi o perfino indeboliti fisicamente, scrive Unia in una nota.

Straordinari "regalati" - Il sindacato ne trae la conclusione che la gestione della salute dei dipendenti non sia all'ordine del giorno in molte aziende e che le norme in materia - per esempio la registrazione delle ore di lavoro e la compensazione di quelle supplementari - non vengano sistematicamente rispettate. La manodopera è più rilassata invece nelle imprese dove la questione dello stress fra gli impiegati è trattata in ufficio.

Si cercano soluzioni - Unia si appoggia su questi risultati per opporsi a due iniziative parlamentari, depositate rispettivamente da Karin Keller-Sutter (PLR/SG) e Konrad Graber (PPD/LU). I testi prendono di mira la registrazione del tempo di lavoro, la sua durata massima settimanale, la regolamentazione degli orari, il riposo notturno e domenicale e il diritto alla pausa.

Le iniziative sono già sostenute dalla Commissione dell'economia del Consiglio degli Stati: se la sua omologa del Nazionale farà lo stesso il 23 gennaio, un progetto potrebbe essere elaborato. Unia le qualifica invece come «pericolose e disumane».

Unia: «Più controlli» - Il sindacato rifiuta questo possibile deterioramento della legge e reclama al contrario un rafforzamento dei controlli in materia di protezione della salute e di organizzazione del tempo di lavoro nei contratti collettivi (CCL). Unia fa notare come stress e malattie costino inoltre alle aziende 5,7 miliardi di franchi all'anno sotto forma di perdita di produttività dei collaboratori.

Qual è il profilo degli "stressati"? - Il 68% delle persone interrogate nel sondaggio sono semplici impiegati, il 23% ha funzioni dirigenziali, il 7% fa parte dei quadri superiori e il 2% è indipendente. Il 64% del campione è assunto a tempo pieno, mentre circa il 30% lavora almeno una volta al mese da casa. Un terzo ha terminato un apprendistato e il 30% è in possesso di un diploma universitario.

Si tratta di lavoratori impegnati per esempio in ambito assicurativo, informatico, notarile, pubblicitario, bancario o amministrativo. La metà non è membro di Unia.

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COMMENTI
 

Don Quijote 7 anni fa su tio
A breve termine l'impiegato d'ufficio sarà meno richiesto del calzolaio. Hardware e software odierni possono sostituire la maggior parte delle routine svolte dagli impiegati. In questa maniera le persone potranno evolversi svolgendo compiti proibiti alle macchine, là dove è richiesta una qualsiasi forma d'intelligenza e/o manualità. Se alla fine della giornata hai lavorato come un mulo e non vedi concretamente il lavoro realizzato con le tue capacità, è normale sentirsi stressati e poco appagati, anche perché in svizzera (più che altrove) il compenso salariale si sta allineando sempre di più con il valore aggiunto prodotto dal dipendente.

L.M1010 7 anni fa su tio
il mondo va a rotoli davvero!! i fortunati che hanno lavoro, vengono sfruttati come cani.. a parte la minoranza che al posto di lamentarsi perché si viene sfruttati al lavoro, sono proprio loro a sfruttare gli altri...

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a L.M1010
Tu hai un lavoro?

Don Quijote 7 anni fa su tio
Risposta a L.M1010
Sapresti spiegarmi in poche parole quale meccanismo fa sì che una parrucchiera in Svizzera percepisca un salario tra 3'000/4'000 franchi e in un altro paese europeo, pur svolgendo lo stesso lavoro, 600/800 euro? Quando capirai il perché, cambierai completamente atteggiamento, sputerai meno sentenze e 2500 franchi ti sembreranno un ottimo stipendio. Spero che non risponderai ingenuamente con il classico: " in Svizzera il costo della vita è più alto e quindi gli stipendi devono essere più alti". Evidentemente qualcuno è in grado di produrre una ricchezza maggiore di quanto possa fare la parrucchiera (servizio di tutto rispetto e necessario) e quindi disposto a pagare di più per tagliarsi i capelli, bere una birra al bar, l’affitto, tutti i servizi statali, ecc.

L.M1010 7 anni fa su tio
Risposta a Don Quijote
ti rispondo semplicemente che se dovessi abitare in italia non mi lamenterei perché mi starebbero bene 800euro, se invece le prendo qui in Svizzera 2500fr sapresti spiegarmi come faccio a vivere con famiglia e figli se lavoro solo io?? le domande che fai hanno aria di uno che abita su territorio europeo.

L.M1010 7 anni fa su tio
Risposta a L.M1010
oltre confine* togli europeo

franco1951 7 anni fa su tio
Il mondo del lavoro è degenerato ovunque nel mondo. Ormai i lavoratori non sono più definiti persone, ma forza lavoro, o risorse umane quando va bene. Una risorsa come il petrolio o le materie prime. I paesi ricchi delocalizzano, creano disoccupazione e pagano salari da fame nei paesi più poveri. E la forchetta tra ricchi e meno ricchi si allarga, il ceto medio sta scomparendo. È di oggi che le otto (8) persone più ricche al mondo guadagnano quanto la metà dell'umanità, 3,5 miliardi di persone. Non meravigliamoci quindi che il mondo va a rotoli.

Don Quijote 7 anni fa su tio
Risposta a franco1951
Lo stipendio è solo uno dei compensi, se consideri i servizi, la tecnologia, le comodità e tante altre cose che oggi abbiamo a disposizione, molte persone dovrebbero farsi un esame di coscienza e valutare cosa hanno a disposizione per rapporto a quanto sono in grado di fare. Con questo non voglio dire che non ci siano situazioni intollerabili di sfruttamento, ma non sottovalutare le pretese di chi vorrebbe una vita comoda impegnandosi poco o niente ...

miba 7 anni fa su tio
Abbiate piacere in quello che fate (altrimenti siete al posto sbagliato), la vita è fatta anche di cose belle e non solo di cose brutte, informatevi anche su quello che succede all'infuori del vostro ufficio (il mondo è pieno di guerre, distruzioni, morti, ingiustizie e c'è tanta gente sta molto peggio di voi) e soprattutto non continuatevi a piangervi addosso. I sindacati? Sono quelle istituzioni che ogni tanto devono pur far vedere che ci sono e per questo pubblicano pseudo sondaggi e/o pseudo studi cercando soluzioni per problemi che in realtà nemmeno esistono (certo che se rapportiamo 586 persone alla forza-lavoro in Svizzera sono proprio credibili....)

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a miba
Ma scherzi? dopo non potrebbero più giustificare il fatto che continuano a fare le fregnacce per ogni cosa....

Giovanii 7 anni fa su tio
Risposta a miba
Da noi al lavoro sono tutti stressati..se ti vedono calmo pensano subito che non hai voglia di fare...lo stress è il nostro pane quotidiano! C'è se ingrassi mangiando poco è grazie allo stress ;).. Conosco gente che non riesce più a fare a meno ne dello stress e ne della monotonia quotidiana!!(8800 fr di paga al mese) intanto è obesa e non ha più legami con nessuno al di fuori del lavoro... (stress=niente di sano)
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