Dopo due giornate a Berna si recherà a Davos per il Forum economico mondiale
BERNA - Il presidente cinese Xi Jinping è atteso oggi a Berna, dove sino a domani effettuerà una visita di Stato. Si recherà quindi a Davos per il Forum economico mondiale.
Oggi sono previsti i discorsi ufficiali e la cena di gala a cui parteciperà, insieme al presidente Xi Jinping, anche la consorte Peng Liyuan. La visita di Xi riflette il crescente avvicinamento politico ed economico tra Svizzera e Cina, ha rilevato il Dipartimento federale degli affari esteri.
I colloqui ufficiali sono in programma solo per domani. Si parlerà in particolare di commercio mondiale, sistema finanziario globale, protezione dell'ambiente, mutamenti climatici, ma anche della situazione in Siria.
Quanto alle relazioni bilaterali saranno messi sul tappeto vari argomenti: la collaborazione in campo economico e scientifico, la cooperazione in ambito finanziario, la cultura, i diritti umani e l'energia. Lunedì è in programma anche una tavola rotonda con i maggiori esponenti dell'economia elvetica.
Parlando di questa visita, il consigliere federale Johann Schneider-Ammann, "ministro" dell'economia, ha dichiarato recentemente in un'intervista radiofonica di voler puntare su un'estensione dell'accordo di libero scambio che lega i due Paesi. La Cina ha relazioni esemplari con la Svizzera e intende rafforzarle ulteriormente, ha dichiarato a sua volta alla Neue Zürcher Zeitung il presidente cinese. Xi auspica in particolare che l'accordo di libero scambio firmato da Svizzera e Cina nel 2013 venga completato.
I contatti tra Svizzera e Cina negli ultimi anni sono diventati sempre più frequenti e le relazioni bilaterali più strette, sul piano economico e politico. Nell'aprile del 2016 fu Schneider-Ammann, allora presidente della Confederazione, a compiere una visita ufficiale in Cina e in quell'occasione i due paesi si accordarono per definire le relazioni bilaterali come un "partenariato strategico innovativo".
Dal canto loro, Amnesty International (AI) e la società per popoli minacciati (GfbV) hanno lanciato un appello affinché il tema dei diritti dell'uomo non sia ignorato in occasione dell'imminente visita del presidente cinese. Le due organizzazioni non governative (ong) hanno chiesto in particolare al Consiglio federale di affrontare la questione con l'illustre ospite.
La Svizzera è stata uno dei primi paesi occidentali a riconoscere, il 17 gennaio del 1950, la neo costituita repubblica popolare cinese, che dal 2010 è diventata il primo partner commerciale della Confederazione in Asia e il terzo a livello mondiale dopo Unione europea e Stati Uniti. Dal 2014 la Svizzera, assieme all'Islanda, è inoltre il solo paese ad aver concluso un accordo di libero scambio con Pechino.
Il 17 gennaio Xi parteciperà al Forum economico mondiale di Davos (WEF): si tratta della prima visita di un presidente cinese, che sarà a capo di una folta delegazione economica comprendente Jack Ma (fondatore del gigante dell'e-commerce Alibaba), Wang Jianlin (fondatore del mastodonte degli hotel e dei centri commerciali Wanda Group) e Zhang Yaqin (presidente di Baidu, il Google cinese). Il giorno seguente Xi visiterà gli uffici del Comitato olimpico internazionale (CIO) a Losanna e la sede delle Nazioni Unite a Ginevra.