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BERNAIl Nazionale rilancia: «Pensione a 67 anni se necessario»

13.01.17 - 16:23
Il modello di compensazione della Commissione della sicurezza sociale e della sanità si presenta più vantaggioso di quello del Consiglio degli Stati
TiPress
Il Nazionale rilancia: «Pensione a 67 anni se necessario»
Il modello di compensazione della Commissione della sicurezza sociale e della sanità si presenta più vantaggioso di quello del Consiglio degli Stati

BERNA - Nella riforma della Previdenza per la vecchiaia 2020 il calo delle rendite provocato dall'abbassamento del tasso di conversione va compensato nel Secondo Pilastro. Lo ha ribadito la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N), che rilancia anche la proposta di aumentare automaticamente fino a 67 anni l'età pensionabile in caso di ristrettezze finanziare dell'AVS.

La CSSS-N - presieduta dal consigliere nazionale ticinese Ignazio Cassis (PLR) - al termine dell'esame del corposo dossier si è infatti espressa, con 12 voti contro 12 e con il voto decisivo del presidente, in favore del meccanismo d'intervento in due fasi nell'AVS.

Esso dovrebbe attivarsi qualora il Fondo AVS dovesse trovarsi in difficoltà finanziarie e la sua copertura dovesse scendere sotto l'80%. In tal caso l'età di riferimento verrebbe aumentata di al massimo 4 mesi all'anno fino a 67 anni e nel contempo l'IVA verrebbe innalzata al massimo di 0,4 punti percentuali.

Una misura bocciata tacitamente dal Consiglio degli Stati nel corso della scorsa sessione invernale: tale idea rischierebbe secondo i "senatori" di mettere in pericolo tutto il progetto Previdenza per la vecchiaia 2020.

Un nuovo compromesso - In una nota odierna, la CSSS-N informa anche di aver elaborato una nuova proposta nel tentativo di trovare un compromesso con gli Stati soprattutto riguardo alla principale divergenza, quella concernente il meccanismo di compensazione del previsto abbassamento (dal 6,8% al 6%) del tasso di conversione, che serve per calcolare le rendite pensionistiche.

La commissione propone una versione rielaborata di quella portata avanti dalla propria camera, che compensa queste perdite nell'ambito del Secondo Pilastro. In particolare si prevede una modifica nelle modalità di contribuzione dei giovani salariati e dei loro datori di lavoro.

Attualmente i giovani tra 25 e 34 anni versano un accredito vecchiaia pari al 7% della paga assicurata (chiamato anche "salario coordinato" che va da 24'675 a 84'600 franchi al massimo). I prelievi salariali dei 35-44enni sono pari al 10%.

La CSSS-N propone di abbassare queste aliquote rispettivamente al 5% e al 7%. Contemporaneamente andrebbe abolita la cosiddetta "deduzione di coordinamento" ossia la parte più bassa della busta paga (tra 0 e a 24'675 franchi) che attualmente non è assicurata nel quadro del Secondo Pilastro.

In questo modo i prelievi salariali sarebbero calcolati su tutto il salario (fino ad un massimo di 84'600 franchi) permettendo di accumulare un capitale pensionistico più elevato che consentirebbe di compensare la riduzione del tasso di conversione. Si migliorerà anche la previdenza per la vecchiaia per gli occupati a tempo parziale, i lavoratori con più occupazioni e i lavoratori delle fasce di reddito inferiori, sottolinea la CSSS-N.

Il modello è stato accolto dalla commissione con 13 voti contro 12. Una forte minoranza propone di seguire il Consiglio degli Stati, secondo cui la riduzione della rendita pensionistica provocata dall'abbassamento (dal 6,8% al 6%) del tasso di conversione andrebbe compensata con un supplemento di 70 franchi della rendita AVS e l'aumento del tetto massimo per i coniugi dal 150 al 155%.

Tenuto conto di tutte le misure - tra cui anche la garanzia delle prestazioni per la generazione transitoria - i costi complessivi di tale compensazione scenderebbero da 4,45 miliardi di franchi a 2,85 miliardi di franchi nel 2030, sottolinea la commissione. Il modello di compensazione della CSSS-N risulterebbe quindi più vantaggioso di quello del Consiglio degli Stati (3,25 miliardi di franchi), precisa la nota.

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COMMENTI
 

Tato50 7 anni fa su tio
Cassis, guardi che a molti 70 franchi di AVS al mese in più farebbero comodo; certo chi ha i piedi al caldo ed è in certi consigli d'amministrazione, meglio aumentargli i premi delle CM. Ma lei l'abbiamo mandato a Berna (io no) per rappresentare i cittadini o per altri scopi ?

bontempone 7 anni fa su tio
Ma a Berna che droga utilizzano? Sambuco essicato al microonde? Ma se già dopo i 50 sei vecchio e nessuno ti assume, cosa fai fino a 67!!! Diventi un rapinatore seriale di chioschi? Fai il passatore tra il Giümela e il Passo Pasetti? Tagliamo la testa al toro e togliamo l'AVS. Ognuno si arrangi per conto suo. Ora mi aspetto la classica reazione, "sa po mia"...
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