Lo richiede l'azienda di trasporti pubblici basilese Bvb che ribadisce: «Sono pensati per tutelare lavoratori e clienti»
BASILEA - Dopo un lungo periodo d'assenza per malattia, presentarsi dal datore di lavoro per un colloquio di rientro è una prassi abbastanza comune. Per combattere l'assenteismo c'è chi spinge la pratica un po' all'estremo. La compagnia dei trasporti pubblici basilesi Basler Verkehrsbetriebe (BVB), per esempio, chiede un incontro con il dipendente già dopo un giorno d'assenza. Una pratica che spinge molti ad andare al lavoro ammalati.
«È un gran bel problema per noi, non c'è dubbio», commenta a 20 Minuten un conducente di autobus. Come lui molti dei suoi colleghi non vogliono doversi giustificare di persona dopo ogni loro minima assenza. Per questo motivo capita spesso, soprattutto d'inverno, che alla guida di uno dei mezzi dell'azienda ci sia un/una conducente febbricitante. Un duplice rischio per la salute dei passeggeri che non solo possono contrarre virus e bacilli ma che si mettono nelle mani di una persona non sempre lucidissima.
«Questi colloqui servono per assicurarsi che solo chi è in perfetto stato di salute possa tornare a lavorare», spiega il portavoce della Bvb Benjaming Schmid che ribadisce: l'azienda non incentiva in nessun modo il lavoro "da malati". Effetto boomerang, quindi? In ogni caso da quando sono stati introdotti il numero di assenze per malattia è diminuito in maniera evidente.