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BERNAResistenza agli antibiotici, un problema non solo umano

27.12.16 - 10:26
La "piaga" colpisce sempre più spesso anche gli animali, in particolare cavalli e piccoli ruminanti
Resistenza agli antibiotici, un problema non solo umano
La "piaga" colpisce sempre più spesso anche gli animali, in particolare cavalli e piccoli ruminanti

BERNA - La resistenza agli antibiotici preoccupa gli esseri umani, ma anche gli animali non sono risparmiati da quella che diventa sempre più una piaga: in cavalli e piccoli ruminanti si sviluppano parassiti che non vengono più eliminati dai medicinali che in precedenza erano risultati efficaci.

Per certe specie la situazione si fa addirittura drammatica, afferma all'ats Caroline Frey, responsabile della diagnostica veterinaria all'istituto di parassitologia di Berna. Certe greggi di capre e pecore presentano resistenze nella misura dell'80-90% e le conseguenze possono risultare fatali. In Australia e Nuova Zelanda sono state decimate greggi intere e gli allevatori sono stati costretti a chiudere l'attività.

L'industria farmaceutica non ha tardato a reagire e ha sviluppato un medicinale di riserva, che permette di combattere i vermi resistenti, ma si tratta soltanto di una soluzione momentanea, prima che i parassiti sviluppino la resistenza al nuovo preparato.

Come succede? - Come spiegare tale resistenza? Nella maggior parte dei casi essa compare dopo anni di cure che parevano dettate da buone intenzioni, come mostra l'esempio dei cavalli; tuttavia ovunque nel mondo è emerso che questi animali spesso sono stati sverminati in maniera inadeguata.

Non è raro che i proprietari non conoscano il peso del cavallo e applichino un dosaggio errato del medicinale con la conseguenza che i parassiti sopravvivono e sviluppano resistenza. I prodotti utilizzati fino qui contro lo strongilo - parassita intestinale del colon - si rivelano improvvisamente inefficaci. Il piccolo strongilo è quello più osservato, ma il grande strongilo è passato in secondo piano a causa del lungo ciclo di sviluppo.

Esistono certamente nuovi prodotti combinati contro i parassiti dei cavalli, ma per la facoltà Vetsuisse delle università di Berna e Zurigo, tutto il trattamento vermifugo deve essere ripensato per evitare che si creino nuove resistenze. Ad esempio, conviene trattare la razza equina soltanto quando è davvero necessario. Gli esperti consigliano di togliere dal pascolo, almeno una volta alla settimana, gli escrementi di questi animali per ridurre il rischio di infezioni. Inoltre prima di decidere di somministrare l'antibiotico a un animale sano e adulto è opportuno analizzare le feci per determinare la specie e il numero di uova deposte dai parassiti.

Lo strongilo colpisce anche altri animali, quali i grandi ruminanti, come le mucche, ma prime resistenze del verme sono state rilevate anche nei cani, mentre nei gatti il fenomeno è più raro e in Svizzera non è ancora esteso. Se gli animali non possono venir ripuliti dai parassiti, le malattie non trattate possono portare alla morte.

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COMMENTI
 

sedelin 7 anni fa su tio
come per gli esseri umani: il sistema immunitario degli animali é stato INDEBOLITO DAI FARMACI DI SINTESI. ora tornare indietro non é impossibile ma difficile, cmq l'omeopatia fa miracoli laddove l'industria chimica ha fallito (di proposito o per ignoranza?). ma l'industria chimica NON HA INTERESSE alcuno alla salute degli animali, anzi!

Deossiribosio 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
L'omeopatia é inefficace non solo contro i parassiti resistenti agli antibiotici, ma per qualsiasi affezione. Chimicamente e fisicamente non é nient'altro che zucchero. Diverse legislazioni nel mondo obbligano i produttori a specificare sull'etichetta della confezione "1gr. di prodotto contiene 1gr. di zucchero". Perché niente di più di questo di tratta, dello zucchero più costoso del mondo (più o meno viene a costare 2500 franchi al chilo). Per quanto riguarda il "business", non serve uno scienziato per capire che un preparato a base di zucchero, senza costi per la ricerca, con un costo di preparazione ridicolo e venduto a 2500 fr/kg rappresenta una bella fonte di guadagno. Con buona pace dei complottasti contro "big pharma". Per finire, il fatturato dell'industria dell'omeopatia é in aumento, a circa 500 milioni di franchi l'anno soltanto in Italia. Direi che non é niente male per vendere dello zucchero senza attività farmacologica dimostrata. Buone feste.

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a Deossiribosio
Ottimo commento! Scientificamente non fa una grinza, ma ormai si sa, i creduloni sono in netto aumento, su questo pianeta. :-)))
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