L'imputato, un serbo di 54 anni, è uno degli autori del colpo commesso nel gennaio 2015 ai danni di una gioielleria di Montreux
VEVEY - È incominciato oggi a Vevey (VD) il processo di uno degli autori di una rapina commessa nel gennaio 2015 ai danni di una gioielleria di Montreux. L'uomo, un serbo di 54 anni, è sospettato di far parte della "galassia" delle Pink Panthers.
La rapina svoltasi il 15 gennaio 2015 nella Grand-Rue di Montreux era durata appena due minuti. Dopo aver puntato una pistola sulla fronte di una delle commesse e ordinato ad altri due impiegati di non più muoversi, i tre malviventi si erano impossessati di orologi del valore di 1,2 milioni di franchi, manifestando una spiccata preferenza per i Breitling.
L'imputato ha dichiarato oggi ai giudici vodesi di provare rammarico "per le sofferenze causate" agli impiegati della gioielleria. Secondo la polizia, l'uomo ha pienamente collaborato all'indagine, accettando - fatto raro - di partecipare all'identificazione dei suoi complici.
Il ladro che ha puntato la pistola non è stato arrestato, mentre il terzo rapinatore è detenuto in Austria per reati analoghi. Secondo la polizia giudiziaria, il terzetto è "chiaramente legato" alle Pink Panthers - nota banda di rapinatori - con le quali condivide il modus operandi.
Quattro ricettatori delle Pink Panthers erano stati arrestati a Vienna nel febbraio 2015. Erano in possesso fra l'altro di 25 orologi sottratti a Montreux. Arrestato al confine con l'Ungheria, l'imputato è detenuto in Svizzera dal dicembre 2015.