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La sezione locale dell'UDC ha sfoderato l'artiglieria pesante contro la naturalizzazione di una cittadina africana
LUCERNA - Si è «resa protagonista di atti immorali e offensivi» in pubblico. È «pubblicamente risaputo» che è solita «ricevere uomini a casa sua il giorno e la notte» e che «consuma parecchio alcol». In un volantino distribuito alla popolazione del comune di Escholzmatt-Marbach, nel Canton Lucerna, l'UDC si è lanciata in una vera e propria campagna denigratoria contro una 42enne, originaria dell'Africa dell'Est, che ha presentato una domanda di naturalizzazione. Lo ha rivelato il quotidiano «Luzerner Zeitung».
Questa sera il consiglio comunale dovrà decidere se accordare o meno il passaporto rossocrociato alla donna. Inutile sottolineare quale sia la l'auspicio del partito agrario. La commissione delle naturalizzazioni, che ha studiato l'incarto, non ha tuttavia trovato nulla di oppugnabile nel passato della 42enne, che 16 anni fa si era sposata con un cittadino del comune, deceduto ormai da 5 anni.
«Ferita» - Interpellata dal quotidiano lucernese, l'interessata si è detta «molto ferita», rigettando tutte le accuse e facendo inoltre sapere che non si presenterà di fronte ai cittadini venerdì sera per difendere la propria causa. Una scelta, ha dichiarato la donna, dovuta principalmente alla sua bassa padronanza della lingua tedesca.
Anche Fritz Lötscher, presidente del Consiglio comunale di Escholzmatt-Marbach e della commissione responsabile delle naturalizzazioni, ha ricevuto il volantino e si e detto convinto che qualcuno non abbia mantenuto il segreto sulle discussioni. Il documento infatti, che oltre alla 42enne concerne pure altri due candidati per i quali l'UDC ha espresso un parere favorevole, riporta informazioni che il partito non avrebbe potuto ottenere se non dalla commissione stessa.
