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BERNASvizzera preoccupata per l'aumento degli esplosivi non convenzionali

30.11.16 - 17:08
Svizzera preoccupata per l'aumento degli esplosivi non convenzionali

BERNA - In occasione dell'assemblea plenaria della Conferenza sul disarmo, a Santiago del Cile, la delegazione elvetica si è detta molto preoccupata per il moltiplicarsi degli esplosivi non convenzionali: il numero delle vittime di mine è aumentato.

Per gran parte degli esplosivi si tratta di mine antipersona, come le ha definite la Convenzione di Ottawa, di cui la Svizzera fa parte. Sabrina Dallafior Matter, ambasciatrice elvetica, ha attirato l'attenzione su questo aspetto: l'uso di simili ordigni pone gli stessi sminatori di fronte a nuove sfide. L'Angola, che aveva ottenuto una proroga del termine per lo sminamento alla Conferenza del 2012, continua ad essere sostenuta dalla Svizzera.

Il trattato che mette al bando le mine, entrato in vigore nel 1999, conta 162 Paesi firmatari. Attualmente soltanto 11 Stati sono considerati come potenziali produttori di mine antipersona, ma quattro di essi si ritiene che ne producano in modo attivo; si tratta di Corea del Sud, India, Birmania e Pakistan.

Nel 2015 le mine nel mondo hanno ucciso o ferito più che nel decennio precedente: 6461 persone, con un aumento del 75% sull'anno prima e un ritorno a livelli mai osservati dal 2006. Questa recrudescenza è legata innanzitutto ai conflitti in Libia, Siria, Ucraina e Yemen, secondo un rapporto.
 

 

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