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NEUCHÂTELUn bambino su sei a rischio povertà

18.11.16 - 09:44
Sono 70mila i minorenni poveri in Svizzera, uno su venti
Un bambino su sei a rischio povertà
Sono 70mila i minorenni poveri in Svizzera, uno su venti

NEUCHÂTEL – Un minorenne su venti in Svizzera è povero, mentre uno su sei corre seriamente il rischio di trovarsi in questa situazione. Ciò può avere influssi negativi sul loro sviluppo ed essere causa di esclusione sociale in età adulta. È quanto emerge da uno studio dell'Ufficio federale di statistica (UST) pubblicato oggi. Per Caritas si tratta di "uno scandalo".

L'indagine, che si basa sui dati del 2014, combina due indicatori di povertà, uno relativo al reddito e l'altro alle condizioni abitative. Essa rileva che circa 73 mila giovani in tutto il Paese sotto i 18 anni sono colpiti da vera e propria povertà, mentre 234 mila rischiano di esserlo.

Secondo l'UST, l'attività professionale dei genitori è uno dei fattori decisivi per scongiurare il rischio di povertà minorile: nelle economie domestiche dove nessuno lavora - circa il 30% - quasi un bimbo su cinque è di fatto povero, mentre uno su due potrebbe diventarlo. Questi minori si trovano spesso confrontati con restrizioni materiali e situazioni abitative precarie.

Il restante 70% (circa 51 mila bambini o adolescenti) vive in famiglie che, malgrado uno degli adulti abbia un'occupazione, non riescono ad avere un reddito che garantisca un tenore di vita al di sopra della soglia della povertà. In quattro casi su cinque si tratta di famiglie monoparentali, che si trovano spesso in abitazioni con problemi di umidità, rumori stradali, vicinato, criminalità, violenza o vandalismo e per le quali è sovente impossibile sostituire mobili dismessi o garantire un luogo appropriato dove fare i compiti.

Dallo studio emerge che in questi casi spesso i genitori, per far fronte a privazioni materiali, mettono da parte le proprie esigenze a vantaggio dei figli. In più della metà delle economie domestiche che non possono andare in vacanza, ad esempio, i figli hanno malgrado tutto la possibilità di partire una settimana all'anno.

Interpellata dall'ats, Caritas afferma che il mercato del lavoro ha forti ripercussioni sui bambini i cui genitori sono o poco qualificati o iscritti alla disoccupazione: queste persone hanno infatti sempre maggiori difficoltà a trovare un impiego, ha precisato Bettina Fredrich, responsabile della politica sociale dell'ente assistenziale. Un altro fattore che influisce sulla situazione dei minori è il ricorso all'aiuto sociale. Le statistiche indicano infatti che un terzo di essi vi fa riferimento ed "è una tendenza in crescita", ha aggiunto la Fredrich.

Secondo l'UST, la situazione nella Confederazione risulta nettamente meno preoccupante rispetto a quella di molti altri Paesi europei: "in Svizzera i bambini e gli adolescenti sono a rischio di povertà piuttosto raramente, e anche le loro condizioni abitative sono relativamente buone". Solo nei Paesi scandinavi o in Olanda la situazione è analoga o migliore.

Dato non trascurabile, in Svizzera l'origine sociale (formazione e nazionalità) dei genitori incide in modo minore rispetto a quanto lo faccia in altri Paesi sul rischio di povertà giovanile.

Magra consolazione, secondo Caritas, che definisce i dati pubblicati oggi dall'UST "uno scandalo", visto che si riferiscono a uno dei Paesi più ricchi al mondo. Per questo motivo l'ente invita la Confederazione ad agire con la dovuta determinazione per contrastare la povertà infantile.

Se paragonata a livello internazionale, infatti, la Svizzera investe decisamente troppo poco per le famiglie, si rammarica Caritas. A suo avviso, i politici fanno troppo poco per consentire ai genitori di conciliare la vita familiare con quella professionale. I posti negli asili nido, ad esempio, sono due-tre volte più cari rispetto a quelli dei Paesi confinanti e i giri di vite messi in atto dai cantoni a livello di finanze rischiano di aggravare ulteriormente lo smantellamento sociale.

 

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COMMENTI
 

volabas 7 anni fa su tio
soldi per tutti ( vedi bulgaria-afganistan-alla fondazione Clinton-a svariate commissioni europee ecc.) e in svizzera diventiamo sempre più poveri, ma ci deve essere qualcosa che non funziona o no, capoccioni dell'economia e della politica, venditori di fumo, cialtroni ecco cosa siete

shooter01 7 anni fa su tio
E la compagna Sommaruga che dice ? Considerando tutti i soldi che ha, non si erge a difendere i poveri e gli oppressi ? Meglio intervenire prima che precipitar nel baratro europeo....

SosPettOso 7 anni fa su tio
.. e vedrete che raggiungeremo anche i più alti standard europei!

Salbra 7 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Se non l'abbiamo già raggiunto !! Lo sanno tutti che gli svizzeri piangono in silenzio !!!!! Altro che aiutare i rifugiati con bigliettoni da mille !!! Date una mano ai nostri !
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