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SVIZZERAIn fuga dallo stress del lavoro, sempre più impiegati diventano insegnanti di yoga

11.11.16 - 06:04
«Cercano una quotidianità più tranquilla e salutare», spiega il direttore dell’Associazione svizzera di yoga
Fotolia
In fuga dallo stress del lavoro, sempre più impiegati diventano insegnanti di yoga
«Cercano una quotidianità più tranquilla e salutare», spiega il direttore dell’Associazione svizzera di yoga

ZURIGO - Sempre più svizzeri inseguono il sogno di poter trovare l’equilibrio interiore e al contempo guadagnarsi da vivere. «Negli ultimi tre anni abbiamo registrato un aumento del 30% degli allievi che seguono il nostro corso quadriennale di insegnante di yoga», afferma Reto Zbinden, direttore dell’Associazione svizzera di yoga. Fra i discenti ci sono impiegati di commercio, manager e lavoratori indipendenti. «Spesso temono che lo stress possa rovinargli la salute e cercano una quotidianità lavorativa più tranquilla e salutare come insegnante di yoga», motiva Zbinden. Il trend è da riscontrarsi anche fra i lavoratori più giovani: «Molti 25-35enni ottengono dapprima piccoli certificati per poi progredire ulteriormente nella formazione più tardi», spiega.

A essere molto richieste sono anche le scuole di meditazione. «La maggior parte degli allievi cerca una fuga dal tran tran quotidiano e allo stesso tempo si crea una seconda opportunità professionale», illustra Margrit Meier, fondatrice della scuola Meditation Schweiz e insegnante di meditazione. L’interesse per questa formazione, assicura, è aumentato del 20%. Fra gli allievi si contano infermieri, insegnanti, direttori d’azienda e operatori sociali. Di regola, dopo la fine del corso lavorano come insegnanti di meditazione al 50% e mantengono il proprio lavoro per il 50% restante.

«Un grande desiderio di quiete»

La life coach Sabina Hediger riscontra che ci sono molte persone stanche o stressate che non si sentono più padrone della loro vita. «Il desiderio di quiete e calma nella quotidianità lavorativa che tutti i miei clienti condividono è molto grande», afferma Hediger. Del resto, queste persone non cercano la loro nuova vocazione solo nello yoga: «Offro consulenza anche a molte persone che cercano una professione che sia più pregna di significato e in cui la creatività giochi un ruolo maggiore», aggiunge.

I rappresentanti dei lavoratori osservano scettici questo trend. «Vuole essere una fuga dal crescente stress nel mondo del lavoro», sottolinea Pepo Hofstetter, portavoce di Unia. La grande maggioranza dei lavoratori, però, non ha la possibilità di passare semplicemente a queste attività «più rilassanti»: «Chi lavora per esempio nel commercio al dettaglio o nella ristorazione e deve affrontare giornate di lavoro lunghissime e difficili non può permettersi queste formazioni», lamenta il sindacalista. Secondo Hofstetter, quindi, è importante intervenire presso i datori di lavoro: «Bisogna fare in modo che lo stress sia ridotto e che gli impiegati non debbano essere sempre più spesso disponibili 24 ore su 24», afferma.

Anche gli insegnanti di yoga possono essere stressati

Il mondo del lavoro è in continuo cambiamento e ci saranno sempre anche in futuro professioni che implicano richieste e carichi di lavoro diversi, relativizza Daniella Lützelschwab, direttrice del settore mercato e diritto del lavoro dell’Unione padronale svizzera. «La cosa più importante è che tali richieste siano commisurate alle abilità e ai bisogni del lavoratore», sottolinea Lützelschwab. Le aziende, continua, devono quindi fare attenzione che le condizioni di lavoro siano tali da non minare la salute dei collaboratori. «Si fanno molti sforzi e offerte a questo scopo», assicura la responsabile.

Non bisogna pensare, infine, che gli insegnanti di meditazione e di yoga siano esenti dallo stress, mette in guardia la fondatrice di Meditation Schweiz, Margrit Meier. «Anche facendo l’insegnante di meditazione ci si trova in concorrenza con gli altri, si cercano riconoscimenti e si ha bisogno di denaro per vivere», afferma. Il direttore dell’Associazione svizzera di yoga Reto Zbinden ricorda infine: «Se si apre uno studio di yoga con l’intenzione di farlo diventare un grosso business ci si ritrova ben presto a correre a vuoto come dentro a una ruota per criceti», afferma.

 

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