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LUGANO / SVIZZERATratta di esseri umani: «Tanti casi rimangono nascosti»

21.10.16 - 07:05
Simonetta Sommaruga ha parlato durante la quarta conferenza internazionale di Interpol a Lugano: «La lotta contro questa piaga è una delle priorità del governo»
Tipress
Tratta di esseri umani: «Tanti casi rimangono nascosti»
Simonetta Sommaruga ha parlato durante la quarta conferenza internazionale di Interpol a Lugano: «La lotta contro questa piaga è una delle priorità del governo»

LUGANO - Per la lotta alla tratta di esseri umani, una piaga che coinvolge quasi un milione di persone in Europa, serve più cooperazione internazionale. È l'opinione della consigliera federale Simonetta Sommaruga che ha parlato del tema oggi a Lugano.

La Ministra della giustizia si è espressa davanti a esperti giunti da tutto il mondo per la quarta conferenza internazionale di Interpol, che si tiene per la prima volta in Svizzera. Ancora oggi, nel 2016, esistono persone trattate come «schiavi medievali». Per questo la lotta alla tratta di esseri umani è una delle priorità strategiche del governo per il periodo 2016-2019.

Una maggior collaborazione fra gli Stati è la chiave per trovare una soluzione, ha continuato la Sommaruga. Se ogni Paese continua a operare da solo non si arriverà da nessuna parte. Interpol rende a esempio possibile confrontare gli annunci di scomparsa a livello internazionale. Si tratta di un fatto importante, visto che solitamente i famigliari delle vittime denunciano la scomparsa.

Questo non è però sufficiente: autorità migratorie, organizzazioni non governative, medici e ospedali devono essere coinvolti. Molto spesso infatti chi si trova in una situazione simile non si rivolge spontaneamente alla polizia.

Identificazione difficile - Nella lotta contro la tratta di esseri umani l'identificazione delle vittime è difficile, poiché queste temono ripercussioni. In Svizzera esistono cifre solo riguardo agli aiuti effettivamente forniti, ma molti rimangono i casi ignoti.

Per le indagini su questo tipo di reati la responsabilità è dei Cantoni. Sostegno viene comunque fornito dall'Ufficio federale di polizia (fedpol). Secondo dati di quest'ultimo, fra il 2010 e il 2015 è stato fornito aiuto in 812 casi. Il registro del Centro d'assistenza per le migranti e le vittime di tratta delle donne (FIZ) conta invece 905 interventi. In alcune circostanze una persona può apparire in entrambi gli archivi.

Da metà fino a due terzi di tutti i procedimenti registrati in questo settore e nel promovimento della prostituzione riguardano, secondo fedpol, persone provenienti dall'Europa dell'est, in particolare da Romania, Bulgaria e Ungheria.

L'anno scorso il gruppo di esperti europei contro la tratta di esseri umani (GRETA) ha suggerito alla Svizzera di migliorare alcuni punti, ad esempio la protezione dei minorenni vittime di questi reati.

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