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BERNA - La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha negato il permesso per l'esportazione di impianti di raffreddamento industriali dalla Svizzera al Pakistan. Sostiene infatti che potessero essere destinati all'armamento nucleare. La SECO ha confermato informazioni in tal senso della "Luzerner Zeitung" e del "St. Galler Zeitung".
I refrigeratori avrebbero dovuto essere consegnati per una cifra di 2,3 milioni di franchi a un'organizzazione che si occupa di acquisti del programma di armi atomiche.
Secondo la Segreteria, la licenza di esportazione viene negata quando vi è motivo di ritenere che la vendita di un prodotto possa potenziare l'arsenale biologico, chimico o nucleare di uno Stato che potrebbe mettere in pericolo la sicurezza regionale o globale.
Le apparecchiature di raffreddamento sono considerate un bene a duplice uso, sia civile sia militare. Jürg Böhler, responsabile alla SECO per i controlli dell'export, ha affermato che si tratta della prima volta che il permesso di vendere questo tipo di prodotti al di fuori dai confini elvetici viene negato.
