una fondazione svizzera specializzata in questo settore, sta mettendo a punto un metodo più efficiente e più economico per perlustrare terreni minati che prevede l'utilizzo di cani e tecnologia
BERNA - Si prospetta una rivoluzione nella ricerca di mine inesplose: Digger DTR, una fondazione svizzera specializzata in questo settore, sta mettendo a punto un metodo più efficiente e più economico per perlustrare terreni minati che prevede l'utilizzo di cani dotati di GPS, videocamera e cellulari.
Grazie a un finanziamento comune con il Centro internazionale per lo sminamento umanitario di Ginevra (GICHD), la fondazione con sede a Tavannes, nel Giura bernese, ha cominciato a sviluppare il "Sistema intelligente per cani rivelatori di mine" dal 2014.
Con un apparecchio di 700 grammi messo a disposizione da Digger il cane può liberamente muoversi sul terreno fino a una distanza di 100 metri senza essere al guinzaglio. Nel momento in cui fiuta un esplosivo, lo segnala accucciandosi. Il padrone conferma la posizione grazie al GPS e alla videocamera e dà in seguito, tramite cellulare, un nuovo ordine al cane.
"Soprattutto la qualità del suono è stata una grande sfida: il cane deve riconoscere la voce del suo padrone", ha detto all'ats Frédéric Guerne, fondatore di Digger. "La videocamera ci permette di controllare che l'animale fiuti il terreno e che non insegua una farfalla", ha aggiunto.
Il metodo precedente prevedeva di tenere il cane al guinzaglio fino a una distanza di dieci metri facendolo muovere su un settore precedentemente delimitato: un esercizio frustrante rispetto alle capacità dell'animale. Inoltre condotta in questo modo la ricerca costava in tempo e non era meno pericolosa: il guinzaglio strisciando per terrà può far esplodere una mina, ciò che finora secondo Guerne è successo già una volta, ferendo leggermente un operatore ma lasciando indenne l'animale.