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La Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDF) è contraria al modello di calcolo alternativo dell'imposta per eliminare la penalizzazione fiscale dei coniugi proposto dal Consiglio federale
BERNA - La Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDF) è contraria al modello di calcolo alternativo dell'imposta per eliminare la penalizzazione fiscale dei coniugi proposto dal Consiglio federale. Esso crea nuove "distorsioni" e ha un cattivo rapporto costi/benefici.
Il Consiglio federale aveva incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di presentare entro la fine di marzo 2017 un messaggio per l'eliminazione della penalizzazione fiscale dei coniugi con doppio reddito o pensionati nell'ambito dell'imposta federale diretta, introducendo il modello della "tariffa multipla con calcolo alternativo dell'imposta".
Già a fine gennaio 2013 la CDF aveva chiesto di non entrare in materia su questo modello, riferisce la stessa in un comunicato odierno. Esso elimina la penalizzazione solo parzialmente e in alcuni casi si traduce in "distorsioni" fiscali in contrasto con la Costituzione, in particolare per le coppie sposate in pensione e quelle con un reddito solo.
Inoltre, il modello complica il sistema fiscale invece che semplificarlo - aggiunge la CDF - e causa ai cantoni maggiori carichi amministrativi, non finanziabili. Infine, presenta un pessimo rapporto costi/benefici.
La Costituzione prevede che la Confederazione tenga in considerazione gli sforzi dei cantoni nell'armonizzazione, afferma il CDF. Tale disposizione sarebbe stata rispettata maggiormente se lo Stato avesse considerato la normativa vigente nei cantoni per la soppressione della penalizzazione del matrimonio (doppia tariffa o splitting), concludono i direttori delle finanze.
ats
