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FFS e UTP hanno ceduto alle critiche, cancellando i dati dei clienti già rilevati e interrompendo ogni futura registrazione
BERNA - La tanto criticata memorizzazione dei dati di controllo "SwissPass" è giunta al termine: le Ferrovie federali svizzere (FFS) e l'Unione dei trasporti pubblici (UTP) hanno interrotto la registrazione e cancellato le informazioni dei clienti già rilevate.
Inoltre, per garantire che in futuro il problema non si ripeta, tutte le imprese hanno provveduto a sostituire il software. È quanto comunica oggi sulla sua pagina internet l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT). Quest'ultimo afferma di aver verificato negli scorsi mesi se le FFS e l'UTP hanno messo in pratica la sua raccomandazione espressa in gennaio.
A venir registrati in una banca dati per 90 giorni erano l'ora, il numero del treno e quello della tessera. Ciò non è né necessario e tanto meno adeguato, sosteneva l'IFPDT precisando che per la memorizzazione manca anche una sufficiente base giuridica.
E proprio su questo punto le FFS e l'UTP auspicano chiarimenti. Al fine di realizzare in futuro un sistema tariffario completamente digitale il settore dei mezzi pubblici chiede di alleggerire la regolamentazione della protezione dei dati.
Il nuovo sistema fatturerebbe ai clienti solamente il tragitto effettuato, ha affermato recentemente la presidente del consiglio di amministrazione delle FFS Monika Ribar in un articolo apparso sulla "SonntagsZeitung" precisando che chi sceglie la tratta più rapida pagherebbe di più.
Ciò rappresenterebbe la fine dell'abbonamento annuale. Ai viaggiatori frequenti verrebbero offerti degli sconti, affermava Ribar. Le corse sarebbero contabilizzate e salvate automaticamente, senza emissione e controllo del biglietto. Le FFS sperano così di ottimizzare i costi.
