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BERNAMeno persone necessitano di protezione dall'istituzione dell'APMA

08.09.16 - 11:33
Meno persone necessitano di protezione dall'istituzione dell'APMA

BERNA - Il numero di persone che necessitano di misure di sostegno è diminuito da quando è stata istituita l'Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA/KESB). È quanto emerge dalla prima analisi dei dati realizzata dalla Conferenza per la protezione dei minori e degli adulti (COPMA).

Per quanto riguarda i bambini vi sono stati in media 1,3% di casi in meno all'anno. Alla fine del 2012 i bimbi che necessitavano di aiuto erano 42'381, tre anni dopo il numero si è ridotto a 40'629, informa un comunicato odierno della COPMA.

Prima della creazione dell'APMA - tra il 1996 e il 2012 - il numero di casi riguardanti minori aveva subito un aumento annuale medio del 4%.

Uno scenario simile emerge anche tra gli adulti. Anche se si è registrato un incremento medio dell'1% annuo, il dato risulta inferiore di quello relativo alla crescita della popolazione e al di sotto di quello del confronto pluriennale (3%).

Secondo la statistica della COPMA, al termine del 2012 le persone che necessitavano di misure di protezione erano 83'335, contro le 85'963 a fine 2015. L'indagine verte sui dati di 144 autorità dell'APMA.

Dal primo gennaio 2013, in tutta la Svizzera le 1415 autorità tutorie, in cui spesso lavoravano non professionisti, sono state sostituite da 146 APMA, in cui operano degli esperti. Fin da subito non si sono risparmiate le critiche a questa nuova autorità. E ancora oggi i rimproveri sono numerosi. I contrari le reputano un "super-ente", che interviene troppo nella vita privata e sopratutto nella relazione genitore/figlio.

Un comitato, che annovera principalmente rappresentanti dell'UDC, ha lanciato a giugno a Zurigo un'iniziativa popolare per una migliore protezione della famiglia. Bisogna rinforzare il diritto dei membri della famiglia, sostengono gli iniziativisti che intendono porre fine a quelle che definiscono decisioni "arbitrarie e ingiustificate" dell'APMA. La raccolta delle firme dovrebbe cominciare a breve.

La COPMA si dice soddisfatta dei dati pubblicati oggi, ma sostiene che sia necessaria una riforma delle autorità di protezione dei minori e degli adulti: nel comunicato informa che entro la fine dell'anno intende inoltrare delle raccomandazioni riguardanti i controlli - fortemente criticati - presso genitori con figli adulti disabili. Queste sono state elaborate in collaborazione con organizzazioni del settore.

Inoltre, l'APMA deve comunicare meglio le proprie decisioni e deve svolgere "più colloqui con le persone coinvolte e di riferimento" già nella fase di accertamento, consiglia la COPMA. Se nonostante ciò dovessero sorgere tensioni, la COPMA intende realizzare un centro d'appoggio nazionale, non statale, che completa l'offerta cantonale di mediatori.

La COPMA è una conferenza intercantonale degli specialisti e direttori cantonali della socialità. Essa incoraggia e coordina la collaborazione dei cantoni, sia tra di loro che con la Confederazione e le organizzazioni nazionali nel campo della protezione dei minori e degli adulti.
 

 

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