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BERNASempre più conflitti nei centri per richiedenti asilo

28.08.16 - 16:18
Nei primi tre mesi di quest'anno i servizi di sicurezza sono dovuti intervenire 240 volte per sedare contrasti, il doppio rispetto ai trimestri precedenti
Sempre più conflitti nei centri per richiedenti asilo
Nei primi tre mesi di quest'anno i servizi di sicurezza sono dovuti intervenire 240 volte per sedare contrasti, il doppio rispetto ai trimestri precedenti

BERNA - La Confederazione registra sempre più conflitti nei centri per richiedenti asilo federali. Complessivamente nei primi tre mesi di quest'anno i servizi di sicurezza sono dovuti intervenire 240 volte per sedare contrasti, il doppio rispetto ai trimestri precedenti, nonostante il numero di richiedenti sia diminuito.

Questi dati sono stati forniti dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) e sono stati diffusi dai domenicali "SonntagsZeitung" e "Le Matin Dimanche". Il portavoce della SEM Martin Reichlin ha confermato all'ats queste informazioni.

Nel 70% degli interventi le cose si sono risolte in maniera verbale. In 77 casi però si è dovuta chiamare la polizia, un dato in leggero calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Secondo Constantin Hruschka, direttore dell'Organizzazione svizzera d'aiuto ai rifugiati, due fattori che provocano una grande frustrazione tra i richiedenti sono: la lunga permanenza nei centri e il non aver nessuna possibilità reale di chiedere asilo in Svizzera.

Secondo la SEM, però, tra le cause anche "il numero di richiedenti asilo provenienti dal Nord Africa (...) di nuovo aumentato. Queste persone non disdegnano il consumo di alcool, si mostrano già poco cooperative e problematiche senza alcool e si rivelano spesso molto recalcitranti sotto la sua influenza". Solo una piccola minoranza dei richiedenti sarebbe quindi responsabile di una buona parte dei problemi. Attualmente i richiedenti nordafricani sono un tredicesimo di tutti quelli presenti in Svizzera.

Investire di più in assistenza

L'organizzazione d'aiuto ai rifugiati chiede che la Confederazione investa maggiormente nell'assistenza. In questo modo si potrebbero evitare i conflitti già prima dell'escalation, quindi prima che debba intervenire il personale addetto alla sicurezza, ha spiegato Hruschka. Quest'anno il budget della SEM per la sicurezza dei centri federali ammonta a 45 milioni di franchi, ossia due volte di più che per l'assistenza.

Il potenziale di conflitti dovrebbe abbassarsi anche attraverso programmi occupazionali. Nell'accordo quadro della SEM con le organizzazioni assistenziali esterne è previsto che i richiedenti asilo debbano essere occupati per quattro ore ogni giorno feriale. Nella realtà nel primo trimestre di quest'anno lo sono stati in media per 2,7 ore. Per il non adempimento dei loro compiti, non sono però previste conseguenze per queste organizzazioni.

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