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SVIZZERAUn carro armato svizzero in mano ai terroristi

26.08.16 - 07:00
Nei suoi attacchi, Boko Haram usa un mezzo della Mowag. Un motivo in più per la sinistra di vietare le esportazioni
Un carro armato svizzero in mano ai terroristi
Nei suoi attacchi, Boko Haram usa un mezzo della Mowag. Un motivo in più per la sinistra di vietare le esportazioni

ZURIGO - Con cadenza pressocché quotidiana i media nigeriani riportano di nuovi attacchi portati a segno dal gruppo terroristico Boko Haram. Sempre più spesso in queste notizie compare il nome di un’azienda svizzera: la Mowag. Durante un assalto condotto a fine luglio, infatti, Boko Haram è riuscito a sottrarre all’esercito nigeriano molte armi pesanti fra le quali anche un carro armato dell’azienda di armamenti di Kreuzlingen. Come dimostrano ricerche effettuate da 20 Minuten, si tratta di un Piranha I 6x6.

Più di 100 Piranha in Nigeria - Negli anni passati, un carro armato gommato dello stesso tipo era visibile anche in diversi video diffusi dal gruppo terroristico. Secondo alcuni racconti, anche il leader dell’organizzazione, Abubakar Shekau, si farebbe spesso portare in giro sul mezzo di produzione svizzera. Mowag conferma che si tratta «molto probabilmente» di un Piranha I, modello consegnato circa 30 anni fa al governo nigeriano. In base alle informazioni disponibili online, l’esercito del Paese africano dispone di 110 Piranha provenienti dalla Confederazione e almeno uno è finito in mano a Boko Haram.

Per Lewin Lempert, segretario del gruppo Per una Svizzera senza esercito, ciò dimostra ancora una volta l’impossibilità di controllare le esportazioni di armi: «Il pericolo che le armi finiscano in mani sbagliate, specialmente quelle dei terroristi, è estremamente alto», commenta. Lempert ricorda per esempio come in un attacco in Turchia a un attentatore dell’Isis siano state trovate granate della Ruag nel bagaglio.

Chiesto un divieto di esportazione - Secondo Lempert, se la Svizzera tiene davvero alla lotta contro il terrorismo dovrebbe vietare l’esportazione di materiale bellico. Dello stesso avviso è anche la socialista Chantal Galladé: «È assurdo che si prendano tutte le misure anti terrorismo possibili e immaginabili, ma si vendano armi in tutto il mondo», afferma. Quest’ultimo caso, secondo Galladé, dimostra che il materiale bellico viene presto o tardi usato contro la popolazione civile. I partiti di sinistra, tuttavia, si sono sempre scontrati contro il Parlamento e le urne nel loro tentativo di vietare le esportazioni di armi. L’ultima iniziativa a riguardo è stata bocciata nel 2009. Galladé spera in un cambiamento di mentalità: «Anche i politici borghesi devono riconoscere che non possiamo mettere il profitto al di sopra dell’incolumità delle persone».

Il consigliere nazionale Ppd Jakob Büchler controbatte: «Già oggi le regole per l’esportazione di armi sono molto rigide, da molto tempo non tutti i Paesi possono comprarne dalla Svizzera», spiega. Per un panzer finito illegalmente nelle mani dei terroristi non bisogna stroncare un intero settore, aggiunge: «Un divieto di esportazione metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro in Svizzera», mette in guardia Büchler.

Sotto l’attuale legislazione in materia di metriale bellico, in vigore dal 1998, la Svizzera non ha mai autorizzato esportazioni verso la Nigeria. I motivi, secondo la Seco, sono l’insoddisfacente situazione dei diritti umani nel Paese e il rischio di un abuso delle armi.

Nella prima metà del 2016 la Svizzera ha esportato materiale bellico per 224 milioni di franchi. Grossi ordini sono stati consegnati, fra gli altri, al Pakistan, all’India e al Sudafrica.

 

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COMMENTI
 

boro 7 anni fa su tio
sara` pure una scatola di sardine, ma se e venduto insieme a una mitragliatrice sul tetto,credo che in Nigeria non lo ferma nessuno. specialmente nei villaggi.( quando e armato e un arma pericolosa)

Sarà 7 anni fa su tio
Meglio importare terroristi...

mgk 7 anni fa su tio
Be i corpi speciali di Rio lo utilizzano con grsnde soddisfazione

Equalizer 7 anni fa su tio
Chiamare Carro Armato un Mowag 6x6 ci vuole pelo sullo stomaco, è una scatola di sardine rinforzata con 6 trazioni, più o meno come paragonare una Smart con una Bentley, tutte e due sono auto ma ci sono "delle piccole" differenze.

Esse 7 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Bhè certo non è un T 90 AM o Leopard 2A7 ...ma mi sa che è piu "sicuro" girare devastando villaggi nigeriani con vecchio Piranha che ritrovarsi dentro un carro armato serio in uno scenario bellico piu moderno..

Esse 7 anni fa su tio
Vietare le esportazioni di armamenti? ...subito! dov'è che firmo! Entra in vigore in15 anni, pieno accesso a gruppi di ricerca universitari per le aziende che devono convertire il loro business (..almeno per una buona volta fanno qualcosa di utile anche gli "intellettualoidi Ro$$i.." ;-))) .

GIGETTO 7 anni fa su tio
....i Ro$$i $ocialisti CH dal conto in banca vogliono fare un'interrogazione parlamentare a causa del carro armato rossocrociato......

mgk 7 anni fa su tio
Penso che laggiu da qualunque parte spari non fa tanta differenza

Lucauno 7 anni fa su tio
Ho comperato un'auto francese, ma non per questo sono uno " sciocchino" come F. Hollande!

volabas 7 anni fa su tio
e vietare la vendita di camion..vedi nizza...ma si faccia meno ipocrisia sinistroide

prophet 7 anni fa su tio
...allora devono vietare anche la vendita dei pick-up giapponesi...non é un veicolo militare...ma appena saldata una calibro 50...anche una Smart lo diventa...

geiger 7 anni fa su tio
carro armato...ahahaha ma dateci un taglio sinistri del menga...

Braun30 7 anni fa su tio
Secondo la logica di alcuni dovremmo iniziare a pensare di vietare le esportazioni di tutto. Vietiamo l'esportazione di orologi, potrebbero diventare mezzi di coordinamento di attacchi bellici. Vietiamo l'esportazione di macchine utensili, potrebbero essere usate per produrre armi. Vietiamo l'esportazione di alimentari, potrebbero finire nello zaino di un terrorista. Smettiamo di esportare e saremo felici, poveri di canna, ma felici. Poi quando la crisi avrà preso tutti la sinistra estrema chiederà i voti per risolvere i problemi causati dal capitalismo.....

roma 7 anni fa su tio
...anche i coltelli per tagliare il pane non devono finire in mani sbagliate.

Arpac 7 anni fa su tio
E se questo carro fosse entrato in possesso di Boco Haram, sottraendolo allo stato..? Uno stato non può/deve avere carri? Inoltre, qualcuno sa che modello é e quando é stato costruito? Informazioni sensazionaliste e frammentarie, come spesso accade..

Panterarosa 7 anni fa su tio
Avete assolutamente ragione anzi, perché non vietare anche pistole, manganelli e spray al pepe ai poliziotti, non che finiscano poi nelle mani di un criminale... La domanda è se Boko Haram sono o meno terroristi e se lo stato Nigeriano (che fino a prova contraria è sovrano e riconosciuto dalla Svizzera) abbia o meno il diritto di difendersi.

boro 7 anni fa su tio
dite quello che volete ma la realta`non la vedete . shooter01 non puoi paragonare un ladro con armi di distruzione. sei proprio fuori.

Panterarosa 7 anni fa su tio
Risposta a boro
E che sarebbero le "armi di distruzione"?

shooter01 7 anni fa su tio
Risposta a boro
ti ignoro

shooter01 7 anni fa su tio
Quando decine di migranti commettono crimini non bisogna generalizzare, per un carro armato di dubbia provenienza si vuole un inasprimento delle regole. Ecco le cose da ricordare quando si va a votare.

leopoldo 7 anni fa su tio
Risposta a shooter01
vero e ce ne ricorderemo ( socialisti verdi al bando)

boro 7 anni fa su tio
Svizzera senza esercito ? sicuramente: vietare l’esportazione del materiale bellico specialmente nei paesi a rischio conflitto. ma come si sa, le guerre portano sempre profitto. (Un divieto di esportazione metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro in Svizzera», ma guarda. e in altri posti si mete a rischio la vita dei giovani e bambini .) soldi sempre e solo soldi.

elvicity 7 anni fa su tio
«Un divieto di esportazione metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro in Svizzera» ... ma mette a repentaglio la VITA di molti altri ...
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