Il fratello minore si è di nuovo rifiutato di stringere la mano alla docente. Il Dipartimento dell'educazione della cultura e dello sport ha aperto una procedura nei suoi confronti
THERWIL - Il caso di Therwil era esploso fragorosamente ad aprile. Il rifiuto di stringere la mano alla propria docente da parte di due studenti mussulmani aveva fatto il giro del mondo. I due fratelli avevano giustificato il loro comportamento appellandosi a motivi religiosi. Il caso aveva acceso un grosso dibattito sulla libertà religiosa e sull'integrazione in tutta la Svizzera.
Integrazione batte libertà religiosa - Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport basilese aveva dato il proprio responso a metà maggio. La conclusione? Gli studenti, nonostante la libertà di culto, erano obbligati a dare la mano alla docente. Il motivo? L'integrazione degli stranieri è più importante rispetto alla libertà religiosa. Il mancato rispetto a questa regola può portare a multe salate, che possono raggiungere i 5.000 franchi
Un nuovo rifiuto - Ora il caso è tornato alla ribalta con il rinizio delle scuole. Il più giovane dei due fratelli si è di nuovo rifiutato di stringere la mano alla docente - come riferito dalla portavoce del Dipartimento Deborah Murith alla NZZ. Per questo motivo il cantone ha deciso di aprire una procedura ai danni del ragazzo. Il fratello, da parte sua, ha finito la sua formazione lo scorso anno.
Gravi conseguenze? - Il rifiuto potrebbe però avere conseguenze più gravi rispetto ad una semplice multa. Potrebbe avere un impatto su tutta la famiglia del ragazzo. La domanda di naturalizzazione era infatti stata sospesa a causa della vicenda. E questo nuovo caso di certo non aiuta a sbloccare la situazione. L'Ufficio migratorio, dal canto suo, ha rifiutato di commentare la notizia.