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BERNACooperazione transfrontaliera nella sanità, c'è il progetto

19.08.16 - 13:47
Cooperazione transfrontaliera nella sanità, c'è il progetto

BERNA - Permettere in modo duraturo la cooperazione transfrontaliera nel settore della sanità. È quanto si propone un progetto di legge approvato all'unanimità dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N).

Il progetto, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, vuole permettere in modo duraturo la cooperazione transfrontaliera nel settore della sanità. Attualmente sono in corso due progetti-pilota: uno nella regione di Basilea/Lörrach (D) e l’altro in quella di San Gallo/Liechtenstein.

Circa i frontalieri assicurati in Svizzera e residenti in uno Stato dell’UE o in Islanda o Norvegia, le nuove disposizioni prevedono che qualora dovessero avvalersi di cure stazionarie in Svizzera, i costi massimi assumibili non dovranno superare la tariffa del Cantone in cui hanno un punto di riferimento. A differenza del Consiglio degli Stati, la CSSS-N vuole tuttavia obbligare i Cantoni a farsi carico della quota cantonale.

Tutte le persone assicurate in Svizzera, inoltre, dovranno poter scegliere liberamente il loro medico e altri fornitori di prestazioni nel settore ambulatoriale in tutto il territorio nazionale senza subire svantaggi economici.

Finora l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie doveva rimborsare al massimo i costi secondo la tariffa applicata nel luogo di domicilio o di lavoro dell’assicurato.

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