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SVIZZERAL'Unione delle città chiede più mezzi per i trasporti

16.08.16 - 10:57
Attualmente, denuncia la SSV in uno studio, «per progetti urgenti negli agglomerati restano solo 230 milioni di franchi»
L'Unione delle città chiede più mezzi per i trasporti
Attualmente, denuncia la SSV in uno studio, «per progetti urgenti negli agglomerati restano solo 230 milioni di franchi»

BERNA - L'Unione delle città svizzere (SSV) chiede che la Confederazione, tramite il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA), fornisca mezzi sufficienti e illimitati nel tempo per le infrastrutture di trasporto necessarie a un armonioso sviluppo urbano. Attualmente, denuncia la SSV in uno studio, "per progetti urgenti negli agglomerati restano solo 230 milioni di franchi".

La presa di posizione della SSV, manifestata oggi in occasione della conferenza stampa annuale a Berna, interviene quando le Camere federali si apprestano a passare alla seconda lettura di FOSTRA, ormai acquisito nel principio, per eliminare le divergenze.

Per l'organizzazione, che difende gli interessi di 131 città e comuni urbani, FOSTRA va adottato al più presto. "Il proseguimento dei progetti di agglomerato è urgente per risolvere i crescenti problemi di trasporto", indica lo studio realizzato dall'ufficio di ricerca e consulenza in ambito economico e politico Ecoplan su mandato della stessa SSV.

Finora 49 dei 55 "agglomerati e città isolate" che hanno diritto alla partecipazione ai progetti con sostegno federale hanno fatto uso dell'opportunità. Per la SSV è lecito ritenere che la partecipazione sarà altrettanto massiccia allo scadere dei termini per i prossimi progetti alla fine dell'anno: FOSTRA dovrebbe essere maturo per queste iniziativa, auspica l'associazione.

Lo studio ricorda che nell'ultima generazione di progetti (ve ne sono state due finora) sono state respinte iniziative per un totale di 4,15 miliardi di franchi. I costi totali delle prime due serie di progetti sono stati di 8,4 miliardi di franchi. La Confederazione, servendosi dell'attuale fondo infrastrutturale, vi ha partecipato con 3,21 miliardi di franchi. In tale fondo, per progetti urgenti restano "solo 230 milioni".

Stando allo studio, la Confederazione dovrebbe proseguire a finanziare progetti d'agglomerato per tutti i mezzi di trasporto tranne il treno: tram, bus, pedoni, ciclisti e traffico motorizzato individuale. I progetti ferroviari andrebbero invece finanziati nell'ambito dei relativi programmi strategici di sviluppo.

Il parlamento ha invece un'altra opinione. In giugno il Consiglio nazionale ha deciso all'unanimità di non escludere da FOSTRA il finanziamento del traffico ferroviario suburbano (S-Bahn). Così ha votato anche Kurt Fluri (PLR/SO), sindaco di Soletta e presidente della SSV.

Lo studio formula anche altre raccomandazioni, tra cui una semplificazione degli aspetti amministrativi dei progetti e una maggiore collaborazione degli Uffici federali dello sviluppo territoriale (ARE), delle strade (USTRA) e dei trasporti (UFT). "Solo una pianificazione coordinata assicura un'efficacia ottimale dei progetti e, conseguentemente, dei mezzi finanziari utilizzati", ha detto Corine Mauch, sindaca di Zurigo (PS) e vicepresidente della SSV.

Fondandosi sullo studio, l'associazione chiede anche che i progetti di agglomerato siano limitati agli aspetti "trasporti" e "urbanizzazione" e non vengano estesi ad altri settori come la biodiversità. Una dispersione degli obiettivi ridurrebbe l'efficacia delle iniziative, afferma la SSV.

Accanto agli auspicati miglioramenti, la ricerca traccia un bilancio molto positivo dei progetti di agglomerato e del ruolo giocato da Confederazione, Cantoni e Città. Spiccano i risultati ottenuti nello sviluppo dei trasporti pubblici (in particolare dei tram), della mobilità lenta (pedoni e ciclisti), della coordinazione tra urbanistica e trasporti e della pianificazione territoriale.

Lo studio fornisce anche dati dettagliati dei progetti di prima e seconda generazione realizzati in vari agglomerati. Il contributo federale raggiunge un massimo del 40%. Bellinzona, ad esempio, che non aveva partecipato alla prima serie di progetti, per la seconda ha ottenuto una partecipazione federale del 40%, pari a 352 franchi per abitante. In quell'occasione Lugano ha raggiunto il 35% (219 franchi), come il Mendrisiotto (191 franchi). Locarno ha ottenuto contributi federali nella misura del 40% (per 185 franchi per abitante), come Coira (151 franchi).

Cambiando argomento, il presidente della SSV Fluri ha deplorato che l'ottima collaborazione tra Confederazione, Cantoni e Città a livello di politica dei trasporti non si sia concretizzata in altri ambiti. Il parlamento non ha tenuto conto delle esigenze dei Comuni nell'elaborazione della Riforma III dell'imposizione delle imprese e le città sono state ignorate anche nella preparazione del rapporto nazionale sulla prevenzione del radicalismo e dell'estremismo, ha denunciato il consigliere nazionale liberale radicale.

 

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