Una coppia non ha potuto volare in Camerun a causa di un rifiuto d'entrata. E l'assicurazione non vuole rimborsare i loro biglietti
LOSANNA - Rose* ed Enis* non sono riusciti a vedere i colori della terra del Camerun, verso la quale avrebbero dovuto volare per le vacanze, dal 2 al 16 luglio. Questo viaggio abortito lascia un sapore particolarmente amaro perché pesa sulle tasche dei due per ben 2.300 franchi: la somma spesa per i biglietti aerei che non saranno rimborsati.
I losannesi (30 e 32 anni) avevano provato a contrattare con l'assicurazione la possibilità di poter annullare il viaggio. Prevedevano infatti possibili difficoltà per Enis. Il kosovaro beneficia di un permesso C, e non era sicuro di ottenere un visto. «Il Camerun non ha formalmente riconosciuto l'indipendenza del Kosovo - spiega -. Ho chiamato l'Ambasciata del Camerun quasi ogni giorno, ma non ho avuto una risposta chiara».
La coppia, però, decide di tentare. Per poter beneficiare di un visto, è necessario prima acquisire i biglietti aerei per fornire la prova che il viaggio avrà luogo. Rose ottiene il suo visto. Ad Enis, invece, viene rifiutato. Ed è qui che la storia si complica.
Per rimborsare di due viaggi andata e ritorno, l'assicurazione chiede un documento dell'ambasciata che indica che il visto non è stato concesso a Enis. Tuttavia, l'ufficio preposto in Camerun si rifiuta di fornire tale documento, nonostante le molte richieste della coppia. «Siamo disgustati, abbiamo davvero provato di tutto», sospira Rose.
Rifiuto categorico - «L'ambasciata non ha alcun ruolo nell'ambito delle transazioni con un'agenzia di viaggi», spiega il rappresentante del Camerun in Svizzera. Il delegato assicura che i suoi uffici non hanno mai emesso tale documento e che mai era stata fatta tale richiesta.
* nomi fittizi