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SVIZZERA / FRANCIAÈ «urgente» che la Svizzera si doti di strumenti diversi contro il terrorismo

28.07.16 - 07:12
A uccidere, in Francia, sono stati due jihadisti sotto sorveglianza. Quest'ultima non ha quindi più senso? Lo chiediamo a un esperto
GCSP
È «urgente» che la Svizzera si doti di strumenti diversi contro il terrorismo
A uccidere, in Francia, sono stati due jihadisti sotto sorveglianza. Quest'ultima non ha quindi più senso? Lo chiediamo a un esperto

GINEVRA - Dei due attentatori che, martedì, hanno fatto irruzione in una chiesa in Normandia uccidendo un prete e ferendo gravemente un parrocchiano, uno, il 19enne Adel Kermiche, era sottoposto a sorveglianza tramite braccialetto elettronico, l'altro era già stato intercettato dai radar della sicurezza come possibile minaccia. Le misure di controllo messe in atto dallo Stato, quindi, non sono servite a nulla? Lo chiediamo a Jean-Paul Rouiller*, esperto associato del Geneva Centre for Security Policy (GCSP).

La sorveglianza delle persone a rischio di radicalizzazione è efficace?

«In principio, la sorveglianza e i mezzi a disposizione dei servizi di sicurezza europei potrebbero essere efficaci. Tuttavia, se il numero delle persone da sorvegliare supera di molto gli effettivi da destinare al trattamento dei dati raccolti, il risultato è quanto è successo martedì a Saint-Etienne-du-Rouvray. Questo è il problema della Francia, della Germania e potrebbe persino diventare un giorno il problema della Svizzera».

Sarebbe possibile, in Francia per esempio, avere abbastanza personale per attuarla?

«Mai. È del tutto impossibile».

Se sorvegliare non basta, che cosa si dovrebbe fare?

«Innanzitutto bisogna ricordare che la sicurezza totale non esisterà mai. L’abbiamo visto bene a St-Etienne, a Nizza e in Germania. Il prezzo da pagare, del resto, sarebbe esorbitante per dei Paesi definiti democratici. O meglio, potremmo mettere più di metà della popolazione a sorvegliare il restante 40% e ridurre drasticamente le libertà personali, ma il risultato sarebbe molto vicino alla Stasi della Germania dell’Est. Più che sorvegliare le persone bisognerebbe invece evitare che prendano questa strada. La sola via percorribile, non per fermare completamente, ma per ridurre questo problema è prevenire».

Kermiche, uno degli attentatori di St.-Etienne, era stato scarcerato in marzo. Sarebbe stato opportuno tenerlo in prigione?

«Riguardo alla scarcerazione di Kermiche è in corso un acceso dibattito in Francia, scatenato da un articolo di Le Monde. In particolare il pubblico ministero non era d’accordo con il suo rilascio, sostenuto invece dal giudice. Io credo che si sarebbe potuto tenere in carcere qualcuno come Kermiche, soprattutto in Francia dove il sistema giuridico è più malleabile di quanto non lo sia in Svizzera. Bisognerebbe tuttavia analizzare quello che è successo in prigione con Kermiche».

Cosa non andava nella sua detenzione?

«Ci si potrebbe chiedere perché in carcere non abbia ricevuto alcun tipo di accompagnamento per tentare di modificare almeno in parte le sue idee. Quando è uscito, poi, non gli è stato proposto assolutamente nulla. Questo ragazzo passava «la maggior parte del suo tempo sul suo smartphone e sui social», raccontano persone a lui vicine. O si decide di mantenere queste persone fuori dalla società o bisogna reindirizzarle verso qualcos’altro: proporre loro semplicemente di rimanere a casa e non fare niente non è una soluzione».  

Abbiamo i mezzi finanziari e logistici per accompagnare le persone radicalizzate in modo diverso?

«Non sono sicuro che li abbiamo, ma se si vuole arginare questa problematica bisognerà trovarli. Si potrebbe indirizzare in maniera un po’ diversa le risorse. Dopo quello che è avvenuto a St.-Etienne, il premier francese Manuel Valls è tornato per esempio a parlare di un aumento delle risorse destinate alla difesa e all’esercito. Si potrebbe fare altrimenti».

È di ieri la notizia di uno degli aspiranti jihadisti di Winterthur lasciato senza sorveglianza benché pericoloso. In Svizzera si potrebbe fare di più per controllare gli estremisti?

«In Svizzera c’è il codice penale e la legge sul servizio informazioni. Quello che ci manca ─ e che invece la maggior parte dei nostri vicina ha ─ è un corpus legislativo specificamente dedicato al terrorismo. Non disponiamo di un quadro giuridico adatto insomma. È un tema che meriterebbe più attenzione. Con la legislazione in vigore, infatti, è impossibile sorvegliare determinate persone se non si hanno elementi concordanti e gravi che lascino supporre una concreta possibilità di passaggio all’atto».

È urgente che il nostro Paese si doti di strumenti diversi?

«Sì, penso che sia una questione che dobbiamo porci seriamente e subito, anche in considerazione del fatto che i processi legislativi sono particolarmente lunghi in Svizzera».

*Già collaboratore dell'Ufficio federale di polizia (Fedpol) e dei Servizio delle attività informative della Confederazione. Esperto di contro-terrorismo, ha recentemente pubblicato “Le djihad comme destin: la Suisse pour cible ?”.

 

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COMMENTI
 

GIGETTO 7 anni fa su tio
Urca! E si svegliano dal letargo mentale solo adesso?? Ma bravi.....

leopoldo 7 anni fa su tio
ma si parla tanto di terrorismo ma fuori i nomi delle nazioni che prima mandano i loro giovani a morire e dell'altra parte forniscono armi ai terroristi.

patrick28 7 anni fa su tio
Risposta a leopoldo
Svizzera

leopoldo 7 anni fa su tio
Risposta a leopoldo
si perché da qualche parte li dovranno pur prendere ste armi

patrick28 7 anni fa su tio
Dopo Helveticum anche il nostro Leopoldo verrà convocato a Washington a disquisire di nuove strategie antiterrorismo. Ma alla fine penso finirà sul palco di "Colorado Cafè" a fare il giullare !

leopoldo 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
grazie per nostro ma chissa forse....

leopoldo 7 anni fa su tio
cercando di rimanere civili finiremo con l'essere anientati.io sono dell'idea occhio x occhio dente x dente

Lonely Cat 7 anni fa su tio
Se questo è un esperto lo è senz’altro in pippologia.

elvetico 7 anni fa su tio
Bisogna essere consapevoli con chi si ha a che fare: gli estremisti islamici richiedono di avere polso fermo, leggi appropriate, pene severissime. Gli estremisti islamici, fanatici senza scrupoli, barbari ignoranti, inumani, non guardano in faccia a nessuno e così bisogna fare con loro. Non vi è altra soluzione, il buonismo è puro suicidio. Partendo dal principio che già l'islamismo e per esso il suo libro cosiddetto sacro, immutabile e che va rispettato alla lettera sono un totale controsenso e un plagio mentale pericolosissimo anche per gli islamici stessi in quanto non danno possibilità di messa in discussione e di esercitare libertà di credo o di non credo diverso dall'Islam imposto da secoli (o sei islamico o sei infedele e quindi passibile di morte) tutte le autorità politiche in Europa e non solo in Europa dovrebbero darsi una SVEGLIATA e conoscere la STORIA quindi prendere i provvedimenti che si impongono: duri, implacabili, definitivi per il bando di questa pseudo religione falsa, settaria, incitante alla violenza, alla morte, al martirio e alla guerra tutt'altro che santa. Il post sarà bannato, ma chissenefrega !

Monello 7 anni fa su tio
Risposta a elvetico
..bravo elvetico concordo pienamente con quanto scritto..duri, implacabili quest é la strada da seguire !....svegliamoci !!

helveticum 7 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Concordo pienamente. Speriamo che chi di dovere la smetta di blaterare a vanvera e si metta in brevissimo tempo a passare all'azione. Se no ci sono ancora le leggi chissenefrega. Siamo in guerra e bisogna prima agire o dopo sistemare le leggi. Picchiare duro e chiaro con questi fanatici assassini.

shooter01 7 anni fa su tio
credo mi sia stato bannato un commento. Non so come chiamate voi gente che lascia libero un terrorista solamente perchè ha versato 4 lacrimucce. Forse dovevano andare a fare i missionari in Africa. Rimane un fatto che per troppi anni anche in Svizzera il buonismo ( e sappiamo bene di che matrice politica è) ha impedito che si trattassero i criminali come tali.

Monello 7 anni fa su tio
....Si estremamente urgente ...tra 4 anni ca avremo le prime bozze della nuova legge ...!!

MIM 7 anni fa su tio
Il giudice francese dovrebbe essere chiamato a rispondere della sua decisione.

Monello 7 anni fa su tio
Risposta a helveticum
...e fuori pure i nomi degli avvocati difensori !!

spank77 7 anni fa su tio
Aspirante "assassino" in circolazione senza controllo ? Siamo davvero pazzi (tanto lo controllano comunque ma non glielo dicono...). Per conto mio tutti gli aspiranti che sostengono atti codardi e assassini contro persone innocenti (ricordiamolo selezionate tipo roulette russa senza sapere quali siano il loro credo e le loro ideologie, quindi in contrasto con la loro lotta "al potere") devono tutte -essere monitorate -giorno e notte- (le tecnologie ci sono)

Monello 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
...oppure toglierle dal pane ......subito !

Scuba80 7 anni fa su tio
Allora cosa aspettiamo?? Caro consiglio federale, fa qualcosa! Non ci sarebbero cose più importanti a cui pensare, invece che andare a fare i gagà ad Abu Dhabi???
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