Dopo Monaco, anche in Svizzera si valuta l'opportunità di un allarme per la popolazione
ZURIGO - «Per la vostra sicurezza evitate piazze e strade, assalitore in fuga, traffico ferroviario e autobus sospesi, accendete la radio e la tv»: è questo l’avviso che gli abitanti di Monaco hanno ricevuto via sms o app attraverso il sistema d’allerta Katwarn durante l’attacco di Ali David Sonboly.
Un meccanismo simile manca ancora in Svizzera, ma ciò potrebbe presto cambiare, fa sapere la Confederazione. «Stiamo valutando un sistema d’allerta», rivela Anne-Florence Débois, portavoce dell’Ufficio federale di polizia (Fedpol). Gli avvisi di pericolo potrebbero così essere diffusi via sms. Si vogliono però per prima cosa testare l’efficacia e l’efficienza del progetto. Si valuta ancora, del resto, se e in quale forma un sistema simile possa essere lanciato.
Secondo l’esperto di telecomunicazioni Ralf Beyeler, del portale Verivox, una possibilità sarebbe la registrazione volontaria al servizio di sms. «In caso di emergenza, la Confederazione potrebbe però anche ordinare agli operatori di telefonia mobile di inviare un sms a tutti i telefoni registrati in una determinata regione», aggiunge. Per fare ciò, tuttavia, le compagnie devono prima di tutto sviluppare un programma dedicato. L’allarme via sms finirebbe poi per sovraccaricare ulteriormente la rete. Tale carico, tuttavia, sarebbe minimo per l’utilizzo del cosiddetto “cell broadcast”, in cui l’operatore spedisce un messaggio a tutti i telefoni agganciati a una determinata cella. «L’utente deve però attivare il canale adeguato o i produttori dovrebbero attivarlo di default», sottolinea Beyeler.