Gli organizzatori delle maggiori feste in Svizzera e la polizia sono in allerta: «Non abbassiamo la guardia»
BERNA - Bandiere nazionali ovunque, gioiosi festeggiamenti e fuochi d'artificio: così giovedì a Nizza avrebbero dovuto celebrare la presa della Bastiglia. Poi però a tramutare tutto in orrore ci ha pensato l'attentatore franco-tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel (31 anni) che ha sfondato a bordo di un camion la zona pedonale sul lungomare, travolgendo decine di persone.
Come hanno reagito gli organizzatori delle celebrazioni nelle metropoli elvetiche e le Polizie cantonali? A Basilea, dove il 31 luglio sono attese oltre 100'000 persone per i tradizionali fuochi d'artificio sul Reno, le autorità sono pronte a tutto: «L'allerta terrorismo è sempre alta, non abbassiamo la guardia», spiega a 20 Minuten il portavoce Andreas Knuchel, «sicuramente terremo da conto il modus operandi particolare di Nizza». Altri dettagli non sono stati resi noti per motivi tattici.
A Zurigo, altra città in cui ci si aspetta un forte afflusso per il festeggiamento in riva al lago, la sicurezza verrà monitorata con particolare attenzione: «Terremo d'occhio la situazione, locale e generale, in corso d'opera», conferma il portavoce Marc Besson, aggiungendo che, se sarà necessario, sarà possibile intervenire in maniera tempestiva aumentando lo schieramento di uomini.
Occhio ancora più vigile anche sul Rütli, dove la minaccia terroristica è realtà già dall'esplosione di un ordigno durante le celebrazioni del 2007. Quest'anno le misure saranno ancora più severe. A ispezionare i biglietti e a presiedere la location ci saranno le forze dell'ordine. Inoltre, i nominativi di tutti quelli che hanno già preacquistato un ingresso verranno attentamente vagliati.