I turisti britannici rappresentano il terzo mercato per la Svizzera. I Cantoni che potrebbero perdere di più sono Vallese, Berna, Ginevra e Zurigo
SION - Il tracollo della sterlina dopo il "sì" dei britannici alla Brexit potrebbe far male al turismo svizzero. Lo ha affermato all'ats il vicepresidente di Svizzera turismo Urs Eberhard, secondo cui ad essere toccati maggiormente dal calo dei pernottamenti potrebbe essere il Vallese.
Anche negli altri Cantoni a vocazione turistica regna un certo attendismo.
Nel 2015, i turisti britannici hanno totalizzato circa 1,6 milioni di pernottamenti, pari all'8,4% dei viaggiatori stranieri. Dopo Tedeschi e Americani i sudditi di sua maestà rappresentano insomma il terzo mercato per il ramo del turismo elvetico.
I Cantoni maggiormente gettonati sono il Vallese, specie in inverno. In estate, prediligono invece l'Oberland bernese, Ginevra e Zurigo. Il Vallese è quarto tra le mete preferite.
Per Damian Constantin, direttore di Wallis Promotion, è ancora troppo presto per fare previsioni sulle conseguenze della brexit per il settore dell'ospitalità nel suo cantone. Ciò che è sicuro, ha sostenuto, è che è aumentata l'insicurezza, vero e proprio veleno per il settore.
Anche nei Grigioni è salita l'insicurezza in seguito al voto britannico e al calo della sterlina, come ha indicato all'ats la responsabile cantonale del turismo, Miriam Keller, e ciò benché gli inglesi rappresentino solo circa il 3% dei pernottamenti.
Stando a Keller, in generale l'insicurezza sulle sviluppo futuro della congiuntura potrebbe sfociare in una diminuzione generale degli ospiti stranieri. Si spera che almeno i turisti svizzeri, grandi amanti delle montagne retiche, rimangano fedeli. Anche la regione di Lucerna si attende a lungo termine un calo della presenza di turisti britannici.