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VAUD«Non vogliamo più vivere nei bunker»

26.06.16 - 17:01
Quasi 300 manifestanti hanno manifestato a suon di slogan «Stop ai bunker!» per le vie di Losanna, denunciando le condizioni di vita
«Non vogliamo più vivere nei bunker»
Quasi 300 manifestanti hanno manifestato a suon di slogan «Stop ai bunker!» per le vie di Losanna, denunciando le condizioni di vita

LOSANNA - Ieri nel primo pomeriggio i manifestanti si sono riuniti a Losanna per manifestare il loro malcontento per le condizioni di vita all’interno dei bunker. Sugli striscioni si potevano leggere slogan come «Ho bisogno di aria fresca» o «Smettetela di metterci sotto terra e di violare i nostri diritti».

Dopo la partenza del corteo, diversi richiedenti hanno preso la parola in francese e nella loro lingua d’origine per esprimere il loro disaccordo per il collocamento nei rifugi. «Le condizioni di vita nei bunker sono pessime» ha dichiarato uno di loro.

600 persone - Secondo gli organizzatori della manifestazione, sostenuti da «Diritto di restare», sono quasi 600 le persone che attualmente alloggiano nei bunker, e più di 400 di loro ci vivono da almeno sei mesi.

In una dichiarazione rilasciata alla stampa, gli organizzatori hanno ricordato che le persone toccate da queste condizioni di vita vengono dall’Eritra, dalla Somalia, dalla Siria e dell’Irak, stati devastati da guerre e dittature. In questi paesi i bunker sono associati alle bombe.

Rumore e promisquità - «Siamo sfiniti. Il rumore e la promisquità che regnano nei bunker spesso non ci permettono di dormire. In queste condizioni è impossibile riprenderci dagli orrori vissuti nel nostro paese di origine o durante il viaggio verso la Svizzera» spiega un richiedente.

A manifestazione conclusa, i richiedenti hanno depositato una lettere all’attenzione delle autorità cantonali.

 

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