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VAUD«L'MPC può visionare i documenti di UBS»

23.06.16 - 13:06
Il tribunale federale ha dato ragione al Ministero pubblico della Confederazione in merito all'inchiesta penale aperta contro la grande banca per un presunto caso di riciclaggio in Malaysia
«L'MPC può visionare i documenti di UBS»
Il tribunale federale ha dato ragione al Ministero pubblico della Confederazione in merito all'inchiesta penale aperta contro la grande banca per un presunto caso di riciclaggio in Malaysia

LOSANNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) può visionare documenti di UBS nell'ambito dell'inchiesta penale aperta contro la grande banca per un presunto caso di riciclaggio di denaro in Malaysia. Lo ha deciso il Tribunale federale (TF). UBS voleva evitare che il memorandum venisse dissigillato.

I documenti erano stati originalmente approntati per l'Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari (FINMA), che in seguito a una denuncia penale del Fondo Bruno Manser del maggio 2012 aveva chiesto alla banca una presa di posizione. In seguito la FINMA non aveva adottato alcuna misura contro UBS.

Il MPC aveva aperto un'inchiesta penale il 29 agosto dello stesso anno, ma UBS e FINMA si erano rifiutate di consegnare il memorandum. L'autorità aveva motivato la sua opposizione con "l'elevatissima disponibilità a cooperare" attesa dalla banca e sostenendo che la trasmissione dei documenti "avrebbe durevolmente nuociuto" alla propria attività di sorveglianza.

Il memorandum, che secondo l'istituto non contribuirebbe per niente alla ricerca della verità, contiene informazioni sulla prassi di UBS per l'identificazione dei clienti e delle persone aventi economicamente diritto al conto nonché una documentazione sulle verifiche particolari effettuate in caso di transazioni o rapporti d'affari sospette o che comportano grandi rischi.

In seguito a una perquisizione presso UBS nel novembre 2014 i documenti erano comunque finiti nelle mani della procura federale, ma su richiesta della banca erano stati sigillati. Il Tribunale delle misure coercitive del canton Berna aveva respinto la domanda di dissuggellazione del MPC.

Ora i giudici del TF, nella sentenza pubblicata oggi, hanno decretato che le condizioni per la dissuggellazione sono soddisfatte: sussiste un sospetto sufficientemente fondato contro UBS. Il memorandum è inoltre importante per l'inchiesta del MPC. Secondo Mon Repos la dissuggellazione è conciliabile con il diritto fondamentale secondo cui nessuno deve deporre a proprio carico. In caso di persone giuridiche accusate penalmente e in particolare nel caso delle banche questo privilegio va concesso in maniera restrittiva, viene affermato.

I giudici losannesi ricordano che in base alla legislazione in materia di riciclaggio di denaro gli istituti finanziari devono produrre e conservare determinati documenti. Il fatto di richiamarsi al privilegio di non dover deporre a proprio carico non deve rendere impossibile l'accesso a tali documenti nell'ambito di inchieste penali.

Oggetto della denuncia sono 90 milioni di dollari che Musa Aman, capo del governo dello stato di Sabah - situato nella parte del Borneo che appartiene alla Malesia - avrebbe riciclato attraverso la grande banca svizzera. Secondo la Fondazione Bruno Manser, una persona vicina a Musa Aman avrebbe aperto presso UBS diversi conti a Zurigo e Hong Kong, intestati a varie persone, sui quali sarebbero state versate le mazzette ricevute dalle grandi società del legno in cambio delle concessioni per il disboscamento e l'esportazione di legname tropicale.

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