Bekim Alimi presenzierà domani alla cerimonia di benedizione del tunnel di base del San Gottardo. Su Facebook appare un selfie fatto insieme ad un imam antisemita. Alimi respinge le accuse
ZURIGO - Aeroporto di Zurigo, lunedì di una settimana fa: l'imam Bekim Alimi, che da lì a pochi giorni sarà presente alla benedizione del nuovo tunnel di base del San Gottardo in qualità di rappresentante della comunità islamica in Svizzera, posa in un selfie con tale Imbërja Hajrullai. Dopo l'autoscatto i due salgono sull'aereo diretto per Skopje, capitale della Macedonia.
La frase antisemita - Per la schiera dei critici di Alimi, la foto è un'ulteriore prova che l'imam di Wil è in contatto con gruppi appartenenti al fondamentalismo islamico. Sul profilo Facebook del macedone Hajrullai si trovano, accanto al selfie insieme, delle frasi esplicitamente antisemiti. In febbraio ha pubblicato un'immagine di Adolf Hitler con un commento in lingua albanese: «Ho risparmiato qualche ebreo così il mondo veda il motivo per cui li ho ammazzati»
«Alimi fa il doppio gioco» - Saïda Keller-Messahli, del Forum per un islam più progressista, accusa Alimi di fare il doppio gioco: «All'opinione pubblica si presenta come imam moderato, mentre in privato frequenta cattive compagnie».
Hajrullai, imam formatosi in Arabia Saudita - Come si legge su 20min.ch, Hajrullai si è formato in Arabia Saudita ed è un imam radicale in Macedonia che, sulla sua pagina web, si schiera apertamente per la causa salafita». «Un imam svizzero che appoggia personaggi del genere non dovrebbe far parte, in nessun caso, ai festeggiamenti di apertura del tunnel di base del tunnel del San Gottardo», ha dichiarato Keller-Messahli.
Nel video Alimi insieme ad un imam arrestato perché sospettato di essere un islamista - Già alla fine della scorsa settimana, la «Schweiz am Sonntag» ha pubblicato un articolo in cui ha ricordato l'interrogazione di Fabio Schnelmann (PLR), che acccusa Alimi di avere contatti con l'islam radicale appartenenti al salafismo. In un video apparirebbe accanto ad un imam kosovaro, Shefqet Krasniqi, che un anno e mezzo fa è stato arrestato perché sospettato di essere un islamista. Inoltre Alimi sarebbe in contatto con il Consiglio centrale dell'islam svizzero. Su una foto lo si vedrebbe accanto al presidente Nicholas Blancho.
«Foto fatta in un incontro per caso» - Bekim Alimi ha respinto le critiche, affermando che la foto con Hajrullai è stata fatta su richiesta in occasione di un incontro fortuito all'aeroporto. «Frequentavamo la stessa scuola. Quando mi ha visto, mi ha chiesto spontaneamente se facevamo una foto insieme».
Frasi antisemite? «Non ne sapevo niente» - Alimi, inoltre, assicura che sui contenuti antisemiti dei post di Hajrullai non ne sapeva niente: «Idee estremiste e antisemite non mi appartegnono. Condanno queste frasi di cattivo gusto completamente». Alimi sostiene che posare insieme a una persona non significa necessariamente condividerne i suoi pensieri. L'imam sangallese, inoltre, si dice impegnato nella sua volontà di integrazione in Svizzera: «Mi sono sempre adoperato per una convivenza pacifica e vorrei essere considerato per questo». Alimi ritiene che è compito delle autorità intervenire laddove vengono espresse idee radicali su Facebook.
L'Ufficio federale dei trasporti in difesa di Alimi: «Raccomandato dalla Comunità di lavoro delle Chiese Cristiane» - Gli organizzatori dei festeggiamenti al Gottardo difendono Alimi che viene considerato una persona aperta al dialogo interreligioso, con le chiese cristiane e altre religioni. «E' stato raccomandato dalla Comunità di lavoro delle Chiese Cristiane e dalla federazione islamica della Svizzera per essere presente alla benedizione del tunnel di base del Gottardo», ha dichiarato Andreas Windlinger, portavoce dell'Ufficio federale dei trasporti. Insieme a Bekim Alimi saranno presenti un abate cattolico, un rabbino e un pastore riformato, invitato all'ultimo momento dopo le polemiche suscitate da parte di esponenti politici appartanenti alla chiesa protestante svizzera del calibro di Adolf Ogi, ex consigliere federale.