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Gli organizzatori sono stufi di vedere le persone incollate agli schermi degli smartphone mentre assistono ai concerti. O è solo una trovata pubblicitaria?
ZUGO - Gli smartphone sono utili quanto sgradevoli durante i festival. Certo, alcune volte permettono di ritrovarsi e di rivivere le informazioni attraverso l’applicazione spesso creata apposta per l’evento. Tuttavia, i partecipanti dei festival ormai guardano buona parte dei concerti attraverso gli schermi degli smartphone, perdendo così il contatto con la realtà (e rovinando la visuale a chi sta dietro).
«Approfittate delle sensazioni e della gente attorno a voi, senza interferenze» propone il festival zughese Silo, che ha deciso di vietare durante la manifestazione l’uso dei telefonini. «Vogliamo far vedere che si può vivere anche senza cellulari, come una volta» hanno spiegato gli organizzatori sul loro sito.
«Con gli smartphone si è persa gran parte dello spirito del festival» afferma Pascal Bühler, uno dei responsabili della festa. «È già qualcosa se le persone si guardano negli occhi». Lui stesso, musicista, racconta quanto sia fastidioso suonare davanti a una folla distratta dallo schermo del telefonino.
Il divieto sarà ricordato prima di entrare, con la possibilità di lasciare il proprio smartphone in un deposito. Gli organizzatori saranno molto severi: «Se vediamo una persona con il telefonino gli daremo un ammonimento. Ma se non dovesse metterlo via subito, ha sbagliato luogo» continua Pascal Bühler.
Strategia di marketing - Per Manuel Nappo, esperto di social media, si tratta di una buona strategia di vendita: «Il divieto dei cellulari permette al festival di far parlare di sé, di alimentare i dibattiti e di attirare l’attenzione sull’evento». Tuttavia lo specialista è curioso di vedere come questa regola sarà percepita dai giovani. «È probabile che coloro che non vogliono rinunciare al telefonino scelgano di rinunciare all’evento».
