Strutture alberghiere e impianti di risalita dipendono per circa il 90% dal turismo. La quota scende al 50% per cultura, ristorazione e ramo della costruzione
SION - In Vallese la produttività del settore turistico è diminuita negli ultimi 15 anni: il numero degli impieghi è infatti aumentato, ma la quota nel prodotto interno lordo (Pil) si è ridotta.
Stando a uno studio pubblicato oggi dall'Osservatorio vallesano del turismo (OVT) il settore rimane un pilastro importante dell'economia: vi lavora il 18,6% della popolazione attiva, contro il 17,8% del 2000. La percentuale relativa al Pil è però scesa dal 16,2 al 14,5%.
Strutture alberghiere e impianti di risalita dipendono per circa il 90% dal turismo. La quota scende al 50% per cultura, ristorazione e ramo della costruzione e al 20-25% per industria del legno, commercio al dettaglio, trasporti e servizi.
Il valore aggiunto per impiego è comunque debole, pari a 76'250 franchi, la metà di quello generato nell'industria o nel commercio (150'882 franchi) e sensibilmente inferiore anche alla media cantonale (130'000).
Vi sono anche marcate differenze regionali. Nella parte germanofona del cantone il turismo contribuisce al Pil per il 24%, mentre in quella romanda il dato scende all'11%. A livello di posti di lavoro le quote sono rispettivamente del 32% e del 14%.
I turisti spendono al giorno fra 68 franchi (proprietari di residenze secondarie) e 256 franchi (ospite d'albergo in inverno). Lo studio è il terzo del suo genere, dopo quelli del 1981 e del 2000.