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ZURIGO Inaugurato il NEST, il centro di ricerca per costruzioni sostenibili

23.05.16 - 11:58
Si tratta di un edificio modulare che funge sia da abitazione che da sede lavorativa e di ricerca
Inaugurato il NEST, il centro di ricerca per costruzioni sostenibili
Si tratta di un edificio modulare che funge sia da abitazione che da sede lavorativa e di ricerca

ZURIGO - Il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann ha inaugurato oggi a Dübendorf (ZH) la piattaforma "NEST": un edificio modulare che ha al tempo stesso funzione abitativa, lavorativa e di ricerca.

La struttura, realizzata sul sito del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa), è frutto della collaborazione fra pubblico e privato e servirà a studiare "sistemi d'utilizzo flessibili e modalità di costruzione sostenibili".

Parlando davanti a circa 250 invitati, in rappresentanza dell'economia, della ricerca e della politica, il consigliere federale Schneider-Ammann ha sottolineato che "il settore svizzero della formazione, della ricerca e dell'innovazione sarà tanto più forte quanto più si riuscirà a riunire le forze pubbliche e quelle private per concentrarsi sulle questioni rilevanti per il futuro".

"Un approccio riuscito in modo esemplare nel progetto NEST", ha aggiunto Schneider-Ammann.

"Grazie alla sua concezione modulare, NEST si modificherà costantemente per meglio rispondere alle domande d'attualità nel campo della costruzione e dell'energia", ha affermato il direttore dell'Empa Gian Luca Bona.

La struttura comprende tre piattaforme aperte, all'interno delle quali troveranno posto una quindicina di moduli di ricerca diversi uno dall'altro. Attualmente sono due le unità di ricerca funzionanti.

In una di queste, la SUP di Lucerna ha realizzato un ufficio in cui si testerà un sistema di mobilio flessibile con posti di lavoro personalizzati. L'altra è costituita da un modulo in legno che servirà da alloggio per studenti e permetterà all'Empa e al Politecnico federale di Zurigo di studiare le nuove funzionalità di questo materiale di costruzione.

Il progetto, del costo complessivo di circa 29,5 milioni di franchi, è sostenuto da una novantina di partner del mondo accademico (i Politecnici di Zurigo e Losanna e la SUP di Lucerna), da altri enti pubblici e da aziende private come Holcim, Swisscom, Geberit e Schenker Stores

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