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Il numero di minorenni non accompagnati che ha richiesto l'asilo in Svizzera è aumentato lo scorso anno passando da 795 a 2736
BERNA - I richiedenti l'asilo minorenni che giungono in Svizzera non accompagnati dovrebbero essere alloggiati da famigliari, in famiglie di accoglienza o strutture specializzate. I ragazzi inoltre dovrebbero beneficiare di una tutela o una curatela appena possibile.
Sono queste le raccomandazioni che la Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) ha emanato al termine della sua assemblea annuale.
Il numero di minorenni non accompagnati che ha richiesto l'asilo in Svizzera è nettamente aumentato lo scorso anno passando da 795 nel 2014 a 2736 nel 2015. I cantoni sono quindi confrontati a problemi nel settore dell'alloggio e della presa a carico di questi ragazzi con bisogni particolari, vista la loro età e il fatto che non vi è una persona che eserciti l'autorità parentale, precisa la CDOS in un comunicato.
Attualmente la presa a carico varia molto da cantone a cantone. I direttori cantonali delle opere sociali hanno quindi ricordato che questi ragazzi "non devono essere trattati de facto come adulti". Le autorità devono fornire loro un alloggio, l'inserimento e una rappresentanza legale che siano il più possibile adatti ai loro bisogni.
Per quanto riguarda l'alloggio i ragazzi dovrebbero essere affidati a famigliari, famiglie di accoglienza, centri specializzati o istituzioni sociali. Una volta che i giovani richiedenti l'asilo vengono attribuiti ai cantoni bisognerebbe quanto prima scegliere un tutore o un curatore. La nomina di una persona di fiducia non dev'essere considerata un'opzione alternativa, ma una misura temporanea, precisa la CDOS. Inoltre sarebbe utile in alcuni casi fornire un sostegno pedagogico fino all'acquisizione di una formazione o dell'autonomia.
