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BERNAIniziativa "Per la sovranità alimentare" formalmente riuscita

27.04.16 - 15:46
Delle 109'714 firme depositate lo scorso 30 marzo, 108'680 sono risultate valide, indica oggi la Cancelleria federale in un comunicato
Iniziativa "Per la sovranità alimentare" formalmente riuscita
Delle 109'714 firme depositate lo scorso 30 marzo, 108'680 sono risultate valide, indica oggi la Cancelleria federale in un comunicato

BERNA - L'iniziativa popolare "Per la sovranità alimentare. L'agricoltura riguarda noi tutti" è formalmente riuscita. Delle 109'714 firme depositate lo scorso 30 marzo, 108'680 sono risultate valide, indica oggi la Cancelleria federale in un comunicato.

La proposta di modifica costituzionale, promossa dal sindacato agricolo Uniterre e sostenuta da oltre 70 organizzazioni, intende imprimere una svolta alla politica agricola, rendendola sostenibile e priva di organismi geneticamente modificati (ogm).

Il testo chiede in particolare che la Confederazione provveda "affinché l'approvvigionamento in derrate alimentari indigene e in alimenti indigeni per animali sia preponderante e la loro produzione preservi le risorse naturali". Stando all'iniziativa lo Stato federale inoltre deve vietare "l'impiego nell'agricoltura di organismi geneticamente modificati nonché di piante e animali risultanti da nuove tecnologie di modifica o ricombinazione non naturale del genoma".

Oltre a questi aspetti di sovranità alimentare e di divieto degli ogm, l'iniziativa prevede che siano adottate misure per "preservare le superfici coltivabili", garantire "la trasparenza del mercato", favorire "la fissazione di prezzi equi" e rafforzare "gli scambi commerciali diretti tra contadini e consumatori".

Tra le altre rivendicazioni figurano dazi sull'importazione di prodotti agricoli e derrate alimentari, in particolare quando questi non sono ottenuti conformemente alle norme sociali e ambientali svizzere. In questi casi la Confederazione può persino vietarne l'importazione.

Il testo chiede anche che Berna favorisca "l'aumento della popolazione attiva nell'agricoltura e la varietà delle strutture" e che presti "particolare attenzione alle condizioni di lavoro dei salariati agricoli".

Senza una modifica dell'attuale politica agricola i problemi legati all'alimentazione sana, al cambiamento climatico e al libero scambio continueranno ad aggravarsi, sostiene Uniterre. Si tratta di un'occasione unica per mettere in atto il principio della sovranità alimentare in Svizzera, ritiene il sindacato agricolo.

Questa è la terza iniziativa popolare riuscita nell'arco di due anni che tratta il tema dell'alimentazione e dell'agricoltura. All'epoca del lancio dell'iniziativa, nel settembre 2014, Uniterre sosteneva che i tre testi si completavano. La prima ad essere depositata è stata quella denominata "Per la sicurezza alimentare" dell'Unione svizzera dei contadini. Contro il parere del governo, il Consiglio nazionale l'ha accolta. Il testo chiede alla Confederazione di rafforzare l'approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari provenienti da una produzione indigena sostenibile. A tale scopo, le autorità federali devono adottare provvedimenti efficaci contro la perdita di terreni coltivabili, secondo l'associazione.

Il popolo dovrà pronunciarsi anche sull'iniziativa "Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell'ambiente e in modo equo (Iniziativa per alimenti equi)" lanciata dai Verdi e depositata lo scorso novembre. Il Consiglio federale, occupatosene il 24 febbraio, ha raccomandato di respingerla. Il testo chiede che gli alimenti di tutti i giorni provengano da un'agricoltura vicina alla natura e rispettosa degli animali e che siano prodotti in condizioni di lavoro eque.

In tema di agricoltura e alimentazione popolo e Cantoni si sono espressi già lo scorso 28 febbraio bocciando l'iniziativa "contro la speculazione sulle derrate alimentari" promossa dalla Gioventù socialista, che sostiene anche il testo di Uniterre.

 

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