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ZURIGOIl sito di "20 Minuten" di nuovo sotto attacco

11.04.16 - 15:57
Dopo gli attacchi di settimana scorsa, oggi è stato nuovamente preso di mira. Un malware è un trojan che colpisce solo Windows
Il sito di "20 Minuten" di nuovo sotto attacco
Dopo gli attacchi di settimana scorsa, oggi è stato nuovamente preso di mira. Un malware è un trojan che colpisce solo Windows

ZURIGO - Non c'è pace per il sito web del giornale gratuito "20 Minuten". Dopo essere stato violato la settimana scorsa da pirati informatici il maggiore portale d'informazione svizzero è stato oggi di nuovo infettato, a causa di una rete contaminata di un "fornitore esterno di pubblicità".

Tutte gli annunci pubblicitari di questo fornitore sono stati immediatamente disattivati, ha indicato il sito verso mezzogiorno, precisando che stavolta il programma malevolo (malware) responsabile dell'infezione è un "trojan" (cavallo di Troia) denominato Bedep, che colpisce solo i sistemi Windows.

La pubblicità infetta è stata "immessa direttamente nel nostro sistema dall'azienda Improve Digital, filiale di Swisscom", ha successivamente dichiarato all'ats Christoph Zimmer, portavoce dell'editore Tamedia cui appartiene "20 Minuten". Lo stesso inconveniente, ha precisato, è occorso a diversi altri siti web in Svizzera e anche all'estero serviti da Improve Digital.

Sul suo sito web l'azienda in questione indica che "lavora con più di 250 fra i principali publisher e proprietari di media in tutto il mondo, tramite i quali supporta gli sforzi di marketing di decine di migliaia di advertiser".

Il fatto che il malware sia stato scoperto proprio su 20minuten.ch dipende certamente dal gran numero di utenti di questo portale, ha aggiunto Zimmer: "Passa poco tempo prima che qualcuno noti qualcosa". Dopo la scoperta di questo nuovo trojan non sarà più possibile, almeno per un po', immettere direttamente pubblicità sul sito, ha aggiunto, sottolineando che il nuovo caso non ha alcun rapporto con quello della settimana scorsa.

Lo scorso 7 aprile 20minuten.ch era stato attaccato da pirati informatici con un trojan chiamato "Gozi", ideato per rubare dati bancari agli utenti. Per evitare problemi, i dipartimenti informatici dell'Amministrazione federale e di diverse aziende, fra cui la SSR e l'ats, avevano bloccato ai loro dipendenti l'accesso al portale. Il sito era stato bonificato il giorno stesso con la rimozione del software nocivo.

Tamedia ha indicato dopo l'incidente che i suoi server registrano "diverse migliaia di attacchi al giorno" e che ogni tre mesi circa un hacker riesce a superare le barriere di protezione.

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