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ZURIGOConrad Gessner festeggia i 500 anni al Museo nazionale

15.03.16 - 16:30
Il Museo nazionale svizzero di Zurigo dedica una mostra all'illustre universalista svizzero del Rinascimento
Conrad Gessner festeggia i 500 anni al Museo nazionale
Il Museo nazionale svizzero di Zurigo dedica una mostra all'illustre universalista svizzero del Rinascimento

ZURIGO - Il Museo nazionale svizzero di Zurigo dedica una mostra a Conrad Gessner (1516-1565), illustre universalista svizzero del Rinascimento, di cui il 16 marzo ricorre il 500esimo anniversario dalla nascita. Realizzata in collaborazione con la Biblioteca centrale di Zurigo, l'esposizione potrà essere visitata fino al 19 giugno.

Conrad Gessner fu uno dei più illustri eruditi non solo della Svizzera ma di tutta Europa, scrivono i responsabili del museo in una nota. Padroneggiava le tre lingue antiche - latino, greco ed ebraico - e frequentava molte personalità dell'epoca.

A Zurigo, città alla quale rimase fedele per tutta la vita, Gessner lavorò come linguista, bibliografo, docente e anche come zoologo, botanico e medico municipale: in questa sua ultima funzione studiò le opere di Ippocrate e Galeno e pubblicò nel 1552 una sorta di farmacopea in latino che ottenne una così grande popolarità da essere tradotta in tedesco, francese, inglese e italiano.

Gessner è considerato uno dei pionieri dell'illustrazione scientifica durante il Rinascimento: fu uno dei primi scienziati a pubblicare le sue conoscenze corredandole di disegni appositamente realizzati.

Fra le sue opere più importanti - ricordano gli organizzatori della mostra - figura una "Historia animalium" in quattro volumi, pubblicata nella città sulla Limmat fra il 1551 e il 1558 dal tipografo Christoph Froschauer. Gessner fu il primo a redigere in quest'opera un inventario di tutti gli esseri viventi allora conosciuti.

Gessner influenzò anche gli artisti della sua epoca e delle generazioni successive, come documentano le immagini, i disegni, le cartoline e i ricami esposti nella mostra. Fra gli oggetti esposti si può ammirare la riproduzione di un torchio tipografico del XVI secolo, che fu alla base del successo pubblicistico dell'erudito zurighese.

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